Storie Web mercoledì, Ottobre 22
Notiziario

Quattro giorni dopo il via libera del Consiglio dei ministri alla manovra economica 2026, la discussione resta aperta e aspra all’interno dei partiti di governo su diversi nodi cruciali. Le misure relative al contributo delle banche, alla tassa sugli affitti brevi (cedolare secca) e i fondi per le forze dell’ordine sono i temi principali che stanno facendo discutere la maggioranza con toni anche aspri, mentre il testo ufficiale non è ancora approdato in Parlamento.

Il contributo delle banche e le coperture

La ricerca delle coperture per la manovra ha una strada obbligata. È quella che passa nella misura, molto contrastata, del contributo al sistema del credito. Le interlocuzioni sono ancora in corso. Ma immaginare che ci possano essere delle modifiche significative è un azzardo, dato che quella misura fornisce coperture essenziali per la Manovra: 4,4 miliardi nel 2026 e ben 11 miliardi nel triennio.

Intanto ieri si è tenuto il Consiglio federale della Lega che ha rilanciato sul tema, dando mandato ai vertici del partito di “valutare” in sede parlamentare un ulteriore innalzamento del contributo nel caso fosse necessario trovare risorse aggiuntive per sostenere la sanità, le famiglie e le imprese.

Il presidente dell’ ABI Antonio Patuelli (ansa)

Affitti brevi, la battaglia di Forza Italia

Al contrario della misura sulle banche, la trattativa è aperta sull’incremento della cedolare secca per le case-vacanze dal 21% al 26%. La modifica è uno dei fronti più caldi e, qualora non fosse pronta subito, si guarda già all’esame parlamentare della legge di Bilancio.

Forza Italia ha deciso di non mollare sulla questione. Antonio Tajani ha annunciato la non disponibilità a votare quella che definisce una “tassa sui proprietari”: “O lo si modifica prima di inviarlo alla Ragioneria o lo si fa in Parlamento,” ha affermato Tajani, spiegando che avrebbe discusso direttamente con il ministro dell’Economia. 

Una soluzione concordata sembrerebbe esserci: si andrebbe verso una revisione parziale che dovrebbe mantenere l’aliquota del 21% per quei proprietari che affittano l’abitazione in proprio ritoccandola al 26% per coloro che, invece, scelgono di affittarla con l’ausilio di piattaforme on line. Anche in questo caso, però, restano i malumori. Chi sceglie i siti web, infatti, non solo vedrebbe un aumento della tassazione ma avrebbe – come già ha – il contributo percentuale per le piattaforme che mettono quella case sul mercato. 

Anche Fratelli d’Italia si è espresso sul punto. Il deputato Gianluca Caramanna, responsabile nazionale del dipartimento Turismo, ha sottolineato come il partito abbia “sempre sostenuto gli affitti brevi” e ribadito l’alta “sensibilità di questo Governo, soprattutto rispetto alla prima casa e alla proprietà privata.”

Antonio Tajani

Antonio Tajani (Ansa)

13/08/2025

I fondi per la sicurezza e la Difesa

Stesso dibattito in corso per l’incremento delle risorse a disposizione del comparto sicurezza, che reclama maggiore attenzione. Il senatore leghista Claudio Borghi si è detto intenzionato a proporre “un miliardo aggiuntivo” da destinare alle forze dell’ordine.

Anche il ministro della Difesa, Guido Crosetto, si fa portavoce di questa esigenza: “Mancano più di due mesi all’approvazione definitiva della manovra e non ho dubbi sulla sincerità degli impegni presi con me e con i colleghi Piantedosi e Nordio, dal ministro Giorgetti.”

Tuttavia, i sindacati di Polizia (SAP, COISP, FSP Polizia e SILP CGIL) puntano il dito contro l’innalzamento dell’età pensionabile, che aumenterebbe di tre mesi nel 2026 e di quattro nel 2027, definendolo un “paradosso se pensiamo al logoramento psicofisico che il nostro lavoro comporta.”

La funzione delle bozze

Con una versione definitiva della manovra 2026 ancora da formalizzare, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti invita alla prudenza, definendo quelle in circolazione solo “bozze” di cui è meglio “diffidare.” L’attesa per il testo ufficiale in Parlamento dovrebbe durare ancora, a causa dei troppi nodi ancora da sciogliere. 

Ma quella delle “bozze circolanti” è una sorta di prassi consolidata nei governi della Repubblica. Quando si parla di bilancio le bozze arrivano sempre perché da una parte permettono di valutare il clima nella maggioranza guardando l’effetto che fanno sui Parlamentari e questo aiuta il ministero a smussare quelle misure che metterebbero a rischio un percorso agevolato della finanziaria nelle aule. 

Il ministro della Difesa Guido Crosetto

Il ministro della Difesa Guido Crosetto (ANSA)

Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti

Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti (Ansa)

Gli altri nodi

Oltre ai fronti che interessano direttamente la maggioranza, ne restano aperti altri che riguardano diversi blocchi sociali. 

Così il ministro della Pubblica Amministrazione deve sostenere le ragioni dei dipendenti degli Enti Locali che hanno delle retribuzioni più basse rispetto al resto della Pubblica Amministrazione. Così il Ministro Paolo Zangrillo promette di creare un fondo per contribuire a un parziale avvicinamento a quegli stipendi.

Poi c’è la valutazione delle ragioni e delle richieste delle parti sociali. Se sulle misure presentate dal Governo ai sindacati è arrivato un no secco da parte di Maurizio Landini della Cgil e Pierpaolo Bombardieri della Uil, il governo si sente in obbligo di considerare le proposte provenienti dalla Cisl che si è posta in una posizione molto più morbida nei confronti dell’esecutivo. La segretaria generale, Daniela Fumarola, ha espresso il rischio che la defiscalizzazione degli aumenti contrattuali possa escludere, per il livello scelto, i settori del commercio e dei metalmeccanici. E il governo deve valutare l’allarme del sindacato e cercare le risposte possibili.

Oltre all’aumento dell’età pensionabile, la cancellazione di Opzione Donna è un altro tema in discussione, su cui il partito Noi Moderati ha promesso di cercare un sostegno “trasversale” in Parlamento per farla rientrare. Un’altra spina nella discussione della manovra.

I segretari nazionali di Cgil (Maurizio Landini), Cisl (Daniela Fumarola). Uil (Pierpaolo Bombardieri)

I segretari nazionali di Cgil (Maurizio Landini), Cisl (Daniela Fumarola). Uil (Pierpaolo Bombardieri) (@rai)

01/05/2025

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