Storie Web venerdì, Ottobre 17
Notiziario

Due miliardi sui salari e quasi 3,5 in tre anni sulla famiglia e per la lotta alla povertà. E ancora 9 miliardi nel triennio per l’abbassamento del secondo scaglione Irpef dal 35 al 33% oltre a nuovi fondi sulla sanità e alla proroga dello stop alla plastic e alla sugar tax. Sono alcune delle novità della manovra 2026 che ha avuto il via libera in Consiglio dei ministri. Ecco, in pillole, i punti salienti della manovra che peserà 18 miliardi.

Salari

Per favorire l’adeguamento salariale al costo della vita, nella legge di bilancio, sono stanziati per il 2026 circa 2 miliardi. La manovra, ha spiegato la premier Giorgia Meloni nella conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri che ha dato il via libera alla manovra, stanzia 1,9 miliardi sui salari e contro il «lavoro povero». Con lo stanziamento, ha aggiunto, si prevede di tagliare dal 5 all’1% la tassazione sui premi di produttività elevando la soglia dei premi soggetti ad aliquota sostitutiva, detassando le componenti del salario dei turni notturni e festivi e di intervenire sul lavoro povero, stimolando i rinnovi contrattuali dei redditi fino a 28 mila euro – soglia non coperta dal taglio Irpef – con una aliquota del 5%.

Famiglia

Il pacchetto – che comprende anche la rimodulazione dell’Isee – prevede lo stanziamento nel triennio di circa 3,5 miliardi per la famiglia e per la lotta alla povertà. Sul piatto la conferma, con possibile aumento temporale qualora le risorse lo consentissero, dei tre mesi di congedo parentale facoltativo all’80% ma anche una dote previdenziale con un sostegno statale per i nuovi nati. Il bonus mamme lavoratrici viene innalzato da 40 a 60 euro al mese.

Sostegno ai genitori separati

Intervenuto nella conferenza stampa al termine del via libera del Cdm alla manovra, il vicepremier Matteo Salvini ha parlato di un «contributo economico per genitori separati». «Ci sarà un contributo fiscale e tangibile per i genitori separati che hanno un problema con la casa. Un contributo economico per tornare nel circuito della casa», ha aggiunto.

Isee

Ai fini dell’accesso ad alcune prestazioni agevolate si introduce una revisione della disciplina per il calcolo dell’Isee, che interviene sul valore della casa (probabilmente 75.000 euro di valore catastale) e sulle scale di equivalenza, con effetti complessivi di quasi 500 milioni di euro all’anno.

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