Duecentomila celle solari già prodotte, che alimentano oltre 100 satelliti di 25 paesi diversi. Risultati, quelli di Cesi, che certamente cresceranno, alla luce della nuova attività installata nella sede centrale di Milano. Con l’avvio di una nuova linea di produzione, finanziata in parte dall’Agenzia Spaziale Italiana attraverso i fondi Pnrr. Investimento di 20 milioni – per più di un terzo provenienti dal modello di Partenariato Pubblico-Privato previsto dal programma Space Factory 4.0 – per realizzare celle ad alta efficienza, anche oltre il 30%, con una capacità produttiva che ora, grazie all’ampliamento dei laboratori triplica.
«Un risultato tangibile dell’attuazione del Pnrr attraverso Asi – spiega il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana Teodoro Valente – per un settore, quello spaziale, chè tra quelli che hanno disposto al meglio delle risorse disponibili». Fondi che tra Pnrr in senso stretto, Fondo complementare e altre risorse dedicate alla costellazione europea Iride arrivano a 1,2 miliardi, già interamente allocati.
Tra i progetti vi è anche il nuovo laboratorio di Milano, che ora dispone di una camera bianca da 600 metri quadri, più ampia rispetto alla precedente, spazi che verranno utilizzati per realizzare in una prima fase 70mila celle all’anno, con l’obiettivo a regime di andare a triplicare la capacità produttiva precedente grazie al lavoro di 60 tecnici specializzati, di cui 30 nuovi assunti.
Si tratta di una delle tante attività di Cesi (Centro Elettrotecnico Sperimentale Italiano), mille addetti nel mondo di cui quasi la metà in Italia, multinazionale da 200 milioni di ricavi nata nel 1956, diventata una delle principali società di consulenza tecnica e ingegneristica nei campi dell’innovazione, digitalizzazione e testing per il settore elettrico, oltre che nell’ingegneria civile e ambientale e, con la sua divisione Cesi Space (enucleata formalmente oggi come nuova unità di business) , nella produzione di celle solari per applicazioni spaziali.
«In Cesi – spiega l’ad Nicola Melchiotti – siamo da sempre alla frontiera dell’innovazione nel settore elettrico, testando nuove tecnologie e sviluppando nuove competenze. Oggi questa frontiera si trova nello spazio e anche lì siamo presenti, da protagonisti, con la realizzazione di celle solari ad altissima qualità ed efficienza. Nel mondo siamo in questo settore il quarto maggiore operatore, l’unico europeo».