Dopo la contestazione durissima e il battibecco tra attaccante e sostenitori arriva il gesto distensivo della Curva bianconera. Il contenuto del messaggio è conciliante: “Da noi sei sempre stato rispettato”.
Lo striscione esposto dai tifosi della Juve all’esterno dello Stadium: è un messaggio di pace per Vlahovic.
I tifosi della Juventus avevano preparato uno striscione da dedicare a Dusan Vlahovic in occasione della partita di Coppa Italia contro il Cagliari ma, nonostante il contenuto conciliante, sono stati costretti a esporlo solo all’esterno dello Stadium. Non c’era alcun intento polemico ma solo volontà di mettere da parte contestazione, incomprensioni ed eccessi emersi nelle proteste durissime che hanno scandito il pareggio dei bianconeri contro il Venezia: un 2-2 acciuffato in pieno recupero grazie al rigore segnato dall’attaccante serbo. “Un gesto isolato non cancella il passato, da noi sei sempre stato rispettato. Juventus, DV9 e ultras uniti fino alla fine!”, è il testo del messaggio che il calciatore non vedrà dal campo ma che sui social è già rimbalzato abbastanza.
Dal campo, invece, ha potuto ascoltare i cori d’incoraggiamento che gli sono stati cantati da quel settore di stadio dove si trova la parte più calda della torcida bianconera. Il suo nome è stato urlato più volte, con tanto di scrosci di applausi durante il riscaldamento che ha preceduto la sfida tricolore. Si è chiusa così la vicenda che era entrato nel corredo accessorio di un post-match avvelenato.
L’attaccante serbo battibecca con il pubblico al termine della gara di campionato Juventus-Venezia.
La contestazione dopo Juve-Venezia e lo sfogo di Vlahovic
Il risultato deludente nell’ultimo turno di campionato ha scatenato i malumori del pubblico: i mugugni sono divenuti clamori feroci, accompagnati dalle bordate di fischi verso la squadra che in campionato non decolla (è sesta, a -9 dall’Atalanta capolista e attualmente fuori dalla zona Champions) e, rispetto alla Coppa, non riesce a trovare continuità. Ecco perché dopo il successo sul Manchester City – a cui aveva dato il ‘la’ proprio l’attaccante serbo – ingoiare il boccone amaro della prestazione e dell’esito della sfida contro i lagunari (ultimi in Serie A) ha provocato il rigetto dei tifosi. In quel caos di insulti c’è stato anche chi s’è scagliato direttamente contro Vlahovic, rivolgendogli cori razzisti e andando giù pesante con le offese personali. La reazione del giocatore ebbe l’effetto di benzina lanciata sul fuoco: infiammò ancora di più l’umore della Curva, alcuni si spinsero anche oltre.
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Le minacce di morte poi la riconciliazione
La follia e l’adrenalina possono costituire una miscela esplosiva. Così è stato per qualche esagitato, che è arrivato perfino a minacciare di morte Vlahovic in quella baraonda di voci fuori controllo. Le forze dell’ordine si sono riservate di analizzare i filmati della video-sorveglianza ma il gesto distensivo fatto dallo stesso serbo (condivise una storia con parole che svelenivano il clima) dimensionò la portata della questione.