Storie Web domenica, Giugno 30
Notiziario

È online la prima banca dati della giustizia tributaria di merito. Ad oggi risultano pubblicate 329.216 provvedimenti delle Corti di primo e secondo grado. In stallo, invece, il progetto di Intelligenza artificiale per problematiche tecniche legate all’algoritmo.

Parità tra le parti

Il sistema – denominato Prodigit e sostenuto con 8 milioni di euro di finanziamenti Pon e React Ue – è stato elaborato in collaborazione tra il Mef e il Consiglio di presidenza della giustizia tributaria. Il progetto è ambizioso: modernizzare la nuova giurisdizione – recentemente riformata con la legge 130/2022 e col Dlgs 220/2023 -, per implementare la trasparenza e consentire a tutte le parti di conoscere l’andamento della giurisprudenza di merito. Uno strumento fortemente richiesto dai professionisti del fisco, che in più occasioni hanno sollecitato il Ministero a concedere l’accesso al data base per favorire la parità tra le parti in causa nel processo fiscale. Lo ha precisato lo stesso Fiorenzo Sirianni, direttore generale del dipartimento giustizia tributaria, quando a febbraio scorso ha parlato di Prodigit nel corso della sua audizione alla commissione finanza del Senato. «Questo è un principio molto importante – ha spiegato Sirianni – perché rafforza il diritto della parità all’interno del processo tributario tra il contribuente e l’ente impositore. Ovviamente i professionisti e i cittadini potranno essere a conoscenza di questo patrimonio informativo che assicura un maggior diritto alla difesa».

Sentenze dal 2021 al 2023

Allo stato, come è scritto sul sito web della banca dati, si tratta di progetto sperimentale. La banca dati si basa su una piattaforma digitale che offre un «accesso semplificato e intuitivo» per la consultazione delle sentenze tributarie di primo e secondo grado, native digitali e pseudoanonimizzate. Il servizio, che consente la consultazione delle sentenze native digitali depositate dal 2021 al 2023, sarà progressivamente aggiornato con le sentenze native digitali pubblicate dal 2024 ed analogiche depositate dal 2021.

Sono in corso, inoltre, implementazioni finalizzate non solo a consentire la ricerca delle ordinanze emesse dagli organi della giustizia tributaria di rinvio alle Corti superiori (Corte costituzionale, Corte di Cassazione e Corte di giustizia dell’Unione europea), ma anche alla possibilità, previo accordo con la Cassazione, di verificare l’eventuale presenza del ricorso di legittimità e della relativa decisione con riguardo alla sentenza di merito oggetto di consultazione.

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