L’ex sciatore Paolo De Chiesa, da anni talent Rai, ha espresso dubbi e perplessità sulle dinamiche dell’incidente che hanno portato alla morte di Matilde Lorenzi. De Chiesa sostiene inoltre che l’indagine sia stata chiusa troppo rapidamente.
Matilde Lorenzi, diciannovenne promessa dello sci italiano, è venuta a mancare lo scorso 29 ottobre per via di una tremenda caduta riportata durante un allenamento sulla pista Grawand della val Senales. La notizia ha fatto il giro del mondo, il mondo dello sci e dello sport italiano hanno mostrato tutta la propria vicinanza alla famiglia, così come ha fatto anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L’ex sciatore nonché talent Rai Paolo De Chiesa con un post su Instagram è tornato a parlare di quell’incidente e sostiene che c’è qualcosa che non quadra nella ricostruzione, inoltre ritiene che l’indagine sia stata chiusa troppo rapidamente.
Le parole di De Chiesa sull’incidente di Matilde Lorenzi
Ha postato un video sul suo profilo Instagram l’ex sciatore, componente della mitica ‘Valanga Azzurra’, nel quale ha detto di nutrire qualche dubbio sulla ricostruzione dell’incidente, aggiungendo che questo caso è stato, a suo dire, liquidato troppo in fretta. Non è la prima volta che De Chiesa sostiene questa teoria, ma ora a distanza di giorni ha avuto modo di articolarla.
Il nome di De Chiesa è importante e noto nel mondo dello sci italiano, nome e volto familiare per gli appassionati che ascoltano i suoi commenti tecnici in tv da anni. L’ex atleta riguardo la tragica morte di Matilde Lorenzi ha detto: “Converrete che questa tragedia, che questo caso sia stato liquidato in quattro e quattro otto, con una fretta e una impazienza che definire sospette è riduttivo, oltretutto sotto una cortina omertosa di silenzi e mezze verità inquietanti”.
Le cause della morte di Matilde Lorenzi, caduta lungo una pista dove si allenano anche i ragazzini
De Chiesa nutre dubbi: “Ci sono molti lati oscuri”
Parole dure quelle del talent Rai che ha aggiunto: “Gli allenatori e la commissione medica hanno sostenuto che Matilde si sia provocata queste gravissime lesioni cadendo di faccia sul ghiaccio. Io a questo riguardo nutro qualche dubbio, perché, se così fosse, lo sci sarebbe un cimitero a cielo aperto. Oltretutto non c’è un’autopsia che possa avvalorare o confutare questa ipotesi, questa tesi. Io credo, invece, che ci si possa fare così male quando si finisce contro un ostacolo, quando si subisce un impatto violentissimo. Come quello che è successo a Matilde. Questo caso, secondo me, ha ancora molti lati oscuri. Ci sono molti punti interrogativi”. Interpellato sulla questione il papà di Matilde Lorenzi ha detto: “Non ho le sue competenze tecniche, nessuno ci ridarà mia figlia”.