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A 16 mesi dall’incidente a Santo Domingo, Jovanotti è tornato nelle scorse ore con il suo singolo Montecristo. Ecco cos’è accaduto in questi mesi e il futuro della sua musica live, con una riflessione sulla quarta edizione del Jova Beach Party.

Jovanotti, 2024

Sono passati 16 mesi dall’incidente che ha coinvolto Lorenzo Jovanotti: una caduta in bici a Santo Domingo, che gli aveva procurato la frattura della clavicola e del femore. Un momento, che anche nella diretta su Tik Tok mentre era in ospedale, sembrava poter esser passeggero, ma che ha limitato e non poco anche la carriera dell’artista. Fino a oggi, al ritorno ufficiale sulle scene con il singolo Montecristo, accompagnato anche dal video ufficiale diretto da Antonio Usbergo e Niccolò Celaia per YouNuts ed è stato girato al Lido di Staranzano in Friuli Venezia Giulia. Poi, il nuovo album ufficiale il prossimo 31 gennaio e l’arrivo del PalaJova, il tour nei palazzetti che lo vedrà suonare ben 35 volte dal 4 marzo al 19 maggio, con quattro spettacoli in chiusura all’Arena di Verona. E poi uno sguardo sul futuro più prossimo, con i dubbi fisici sul poter presentare un nuovo Jova Beach Party, ma anche l’elemento di critica nella sostenibilità ambientale dell’evento che in passato ne ha messo in discussione la sua fattibilità.

L’incidente di Jovanotti e la lunga convalescenza

Ma cos’era accaduto il 15 luglio 2023? Come testimoniato dalle parole dello stesso Jovanotti sui social, mentre era in bici a Santo Domingo, una brutta caduta gli ha provocato la rottura del femore e della clavicola. L’operazione nella capitale della Repubblica Dominicana doveva essere solo un empasse, trasformatosi poi in oltre un anno e mezzo di convalescenza. Dopo, il ritorno in Italia nei primi giorni di agosto, e la sensazione che tutto si sarebbe risolto in breve tempo nei mesi successivi. Nei primi giorni di settembre, intervistato a Rai Radio 2, Jovanotti aveva rivelato che l’operazione di riallineamento del femore non era andata bene, un aspetto che gli aveva lasciato anche “una gamba più corta di un centimetro“. Aveva commentato così la situazione: “Non mi hanno allineato bene il femore, non dovrebbero esserci complicazioni ma passerà più tempo“. Arriverà successivamente anche il secondo intervento che allungherà i tempi di recupero, e automaticamente, farà slittare il tour nei palazzetti al 2025. Jovanotti si opera al all’Humanitas di Rozzano, spiegando i motivi del secondo intervento in un post su Instagram: “Il femore andava ricostruito perché non era allineato correttamente e nonostante tutta la fisioterapia il problema biomeccanico che si era creato non mi permetteva di camminare senza stampelle e non c’era più margine di miglioramento senza intervenire chirurgicamente“.

La ripercussione economica e il ritorno al Festival di Rick Rubin

Un aspetto che peserà anche sui conti economici del cantante. Come riportato dal Corriere della Sera, lo stop di un anno e mezzo per Jovanotti, è costato 6,5 milioni di ricavi alle sue due società, Soleluna e Yo Company, e un milione di guadagni. Nel frattempo, appaiono le foto con Gianni Morandi, ma anche con i Negramaro che faranno ascoltare in anteprima all’artista toscano il brano con cui parteciperanno al Festival di Sanremo. Poi la prima apparizione alla puntata finale di Viva Rai2, il programma mattutino di Fiorello, anche se con le stampelle. La voglia di viaggiare lo porterà in Scozia poi a giugno, con un viaggio in famiglia: lì la prima scalata sulla collina Arthur Seat, altura che si erge su Edimburgo. Qualche settimana dopo, il 21 giugno, salirà a sorpresa sul palco di Casole D’Elsa per la prima volta dopo l’incidente, alla prima edizione del Festival of the sun di Rick Rubin, che ha prodotto per lui il disco Oh, vita!. A un anno dall’incidente, Jovanotti pubblica un resoconto sugli ultimi 12 mesi: “La buona notizia è che sta andando tutto bene, a fine anno sarò più forte di prima, pronti per tuffarci nelle prove di palasport, PalaJova. È stato un anno diverso, inaspettato, pieno di cose, avremo modo di raccontarcele. La fisioterapia è importantissima. Motivazione, fisioterapia, quello che gli americani chiamano il mindset, non mollare mai e tutti i giorni ginnastica“.

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L’annuncio di Montecristo e del nuovo album il 31 gennaio 2025

Le ultime settimane invece, oltre all’annuncio del PalaJova, che accompagnerà Jovanotti e i suoi fan in 35 appuntamenti, tra cui 9 al Forum D’Assago di Milano, c’è anche la nuova collaborazione con Gianni Morandi. Dopo L’Allegria nel 2021 e Evviva! nel 2023, arriva il terzo pezzo scritto dall’autore toscano a Gianni Morandi, dal titolo L’Attrazione. Una settimana dopo, compare sul suo profilo Instagram, un frame del video ufficiale di Montecristo, il suo nuovo singolo. Ripreso sulla spiaggia del Lido di Staranzano in Friuli Venezia Giulia, Jovanotti annuncia l’uscita del nuovo singolo Montecristo, che aprirà un nuovo capitolo musicale. Infatti, il 31 gennaio 2025 uscirà il nuovo album dell’autore, il 16esimo in studio della sua carriera, a più di due anni da Il disco del sole. Oltre ad accompagnare il tour nei palazzetti, che segnerà il ritorno definitivo di Jovanotti, si attende di capire anche come potrà svilupparsi il suo viaggio estivo.

Il futuro del Jova Beach Party, dopo i numeri e le critiche sulla sostenibilità ambientale

Perché, per adesso, non è stato ancora annunciato un Jova Beach Party, arrivato alla sua terza edizione nel 2022. Sarà importante capire le condizioni fisiche e le motivazioni a riguardo del cantante, che già prima dell’incidente a Santo Domingo, aveva spostato in avanti un nuovo appuntamento estivo per concentrarsi sul tour nei palazzetti. In tre edizioni, sono stati superati 1,5 milioni di spettatori, tra gli spettacoli di maggior successo in Italia. Ma sulla decisione potrebbero pesare anche le pesanti critiche sulla sostenibilità ambientale del suo spettacolo. Nella sua terza edizione, si era raggiunto il culmine della contesa, con la risposte allle accuse sulla presenza di 17 lavoratori non in regola, ma anche sulle accuse di greenwashing: “Jova Beach Party non è un progetto di greenwash. Questa parola mi fa cagare, è una parola finta, è un hashtag e gli hashtag sapete dove dovete metterveli. Jova Beach Party è un lavoro fatto bene. Se pensate che non sia fatto bene, venite a verificare. Non sparate fuffa. Venite a verificare. Eco-nazisti che non siete altro, continuate ad attrarre a voi l’attenzione utilizzando la nostra forza“.

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