Dopo il progressivo rallentamento registrato nel 2023, quest’anno l’attività economica in Liguria è rimasta pressoché stabile: secondo l’indicatore trimestrale dell’economia regionale (Iter) elaborato dalla Banca d’Italia, nel primo semestre la crescita del Pil è stata sostanzialmente nulla.
«La buona notizia – ha chiosato Raffaella Di Donato, direttrice della sede di Genova di Bankitalia – è che non ci sono cattive notizie. In Liguria c’è un quadro di stabilità e non siamo lontani dalla media nazionale. Alcuni dati col segno meno sono congiunturali e non strutturali, mentre le incertezze percepite dalle aziende sono legate spesso a fattori esogeni. In effetti c’è un sentiment delle imprese impostato alla prudenza ma non al pessimismo».
Industria al palo, export in discesa
Secondo l’aggiornamento congiunturale L’economia della Liguria – presentato a Genova – nell’industria, in senso stretto, le ore lavorate sono cresciute marginalmente, il fatturato è rimasto invariato, in valori e quantità, gli investimenti sono attesi sugli stessi livelli del 2023 mentre le esportazioni sono calate ( -26%), anche al netto delle componenti volatili (-10%); una contrazione molto superiore a quella dell’Italia (-1,1%) e del Nordovest (-3,5%).
Il calo dell’export che, peraltro, secondo il report, è stato determinato prevalentemente dalla cantieristica navale (le cui vendite si sono flesse quasi del 70%) e, in misura minore, dai prodotti petroliferi raffinati (-12,1%), su cui ha inciso soprattutto la flessione delle quotazioni. Si tratterebbe, quindi, di un trend congiunturale. Sono scese, in particolare, le esportazioni nei mercati extra Ue (-38,9%) e segnatamente negli Usa. I flussi verso i Paesi dell’Ue sono, invece, diminuiti in misura più contenuta (-3,5%).
Edilizia in crescita moderata e terziario fermo
L’espansione nell’edilizia è proseguita, anche se si è progressivamente ridotto il contributo del Superbonus a seguito alle modifiche apportate al quadro regolamentare. Le ore lavorate, segnalate alle Casse edili, sono cresciute di quasi il 3%. Il comparto, riporta Bankitalia, ha continuato a trarre vantaggio dai lavori relativi alle principali opere infrastrutturali, che beneficiano delle ingenti risorse messe a disposizione dal Pnrr. Nel settore immobiliare le compravendite di abitazioni sono ancora diminuite (di oltre il 4%), sebbene in misura meno intensa, mentre nel segmento non residenziale sono aumentate (del 4% circa).