Storie Web venerdì, Marzo 21
Notiziario

C’è un divario tra Nord e Sud del Paese anche nel campo della lettura. Nel Meridione le librerie scarseggiano: sono infatti il 25% in meno in rapporto alla popolazione rispetto al Centro Nord; cosicchè anche le vendite di libri si arrestano sotto al 20% del totale nazionale. Le biblioteche, che invece ci sono, non hanno un patrimonio librario e strutture adeguate per soddisfare i lettori, cosicché i prestiti per abitante sono meno di un decimo di quelli del Centro-Nord. Questo il quadro delineato dalla ricerca condotta da Pepe Research e presentata a Napoli da AIE (Associazione editori italiani) che si è focalizzato sulle otto regioni: Abruzzo, Molise, Sicilia, Basilicata, Calabria, Puglia, Sardegna e Campania.

Cipolletta: Mancano le infrastrutture

«Al Sud e nelle Isole mancano le infrastrutture, è inevitabile partire da qui – dichiara il presidente dell’Associazione Italiana Editori (AIE) Innocenzo Cipolletta, aprendo il convegno “Per una primavera della lettura al Sud” –. I numeri che presentiamo vogliono essere il punto di partenza di una discussione costruttiva che porti il Paese in breve tempo a mettere in campo tutte le risorse possibili per un cambio di passo. L’attenzione alle zone svantaggiate del Piano Olivetti lanciato dal ministro della Cultura, Alessandro Giuli, il ripristino del fondo per gli acquisti straordinari delle biblioteche e il fondo per l’apertura di nuove librerie, le molte iniziative di Regioni e Comuni, del Centro per il libro e la lettura, il ruolo importantissimo del privato no profit sul territorio sono tutti tasselli di un mosaico che va strutturato e rinforzato. Gli incontri proseguiranno nei prossimi mesi nelle altre Regioni del Sud coinvolte nella ricerca».

Giuli (ministro della Cultura): Il piano Olivetti per dare al Sud biblioteche e librerie

«A Napoli da 2.500 anni, fioriscono le arti creative, quasi a corollario della prodigiosa bellezza dei luoghi, e l’ingegno dell’uomo ha prodotto e produce pensiero e poesia _ ha scritto in un messaggio inviato il ministro Alessandro Giuli _ . Per questo motivo i dati presentati, che rendono conto di un divario significativo negli indici di lettura tra il Nord e il Sud della Nazione, rappresentano uno stridente ossimoro che non può rimanere senza risposta. Non a caso ho voluto che il Piano Olivetti fosse parte integrante di un decreto legge, a significare la necessità e l’urgenza di restituire alla Nazione il senso profondo della sua essenza. In particolare a quelle regioni del Mezzogiorno in cui a fronte di un ingente patrimonio culturale non sempre corrispondono adeguate infrastrutture per la sua piena comprensione, come biblioteche e librerie».

Rubettino: «Serve una alleanza pubblico privato»

«I dati che abbiamo raccolto indicano come il terzo settore, il volontariato culturale, le Fondazioni sono soggetti già attivi nel sostegno alla lettura. Uno strumento che potrà essere ulteriormente rafforzato con politiche di sostegno mirate – spiega Florindo Rubbettino, delegato della presidenza al Sud di AIE –. Servono alleanze su impegni concreti. Tra pubblico e privato, e nel pubblico tra ministeri d ella Cultura, dell’Istruzione e del Merito per il ruolo cruciale della scuola, delle Imprese e del Made in Italy, regioni e comuni, e nel privato tra imprese, editori e librerie in primis, e no profit,dalle Fondazioni di erogazione all’associazionismo culturale».

Lo studio

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