Storie Web venerdì, Dicembre 20
Notiziario

Oggi la Fondazione segue 1200 persone ogni anno in 11 sedi sparse in tante regioni italiane, ma il suo prezioso lavoro è iniziato 60 anni fa. Giorno dopo giorno la Lega del Filo d’Oro è riuscita a supportare moltissime persone con disabilità sensoriali, aiutandole a vivere a pieno e costruendo una società più equa e inclusiva.

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Per chi non vede e non sente può essere difficile trovare un punto di contatto con il mondo esterno, e il rischio è quello di sentirsi soli, poco inclusi nella vita sociale che spesso lascia indietro le persone di cui non si comprendono le potenzialità. Il concetto di un filo, sottile ma splendente, che potesse unire tutte le persone sordocieche e con pluridisabilità psicosensoriale, venne in mente per prima a Sabina Santilli.

Era il 1964 quando la donna, sordocieca dall’infanzia, decise di fondare la Lega del filo d’Oro insieme a un giovane sacerdote e un piccolo gruppo di volontari, ben cosciente che la disabilità fosse un ostacolo, ma mai un limite invalicabile. Da quel momento l’impegno della Fondazione, allora Associazione, diventata Ente morale nel 1967, ONLUS dal 1998 ed ETS dal 2023, non ha mai smesso di crescere. Passo dopo passo, conquista dopo conquista, oggi possiamo dire che è riuscita a dar voce ogni giorno a chi non vede e non sente, migliorando la loro qualità della vita, e sensibilizzando il Paese al tema della disabilità sensoriale.

“60 anni non si festeggiano, si fanno. Insieme.” È questo il messaggio che “la Lega” ha voluto lanciare quest’anno, in occasione di un compleanno tanto speciale, per ringraziare i sostenitori che negli anni si sono uniti alla causa. Perché quello che ha reso grande l’attività della Fondazione è l’idea che muove tutte le persone coinvolte: andare oltre l’assistenza, creando un progetto su misura di dignità, inclusione e speranza. 

E in tutti questi anni di attività sono riusciti a portare a termine progetti importanti, con una presenza capillare sul territorio, da Osimo a Lesmo, fino a Termini Imerese. Ad oggi sono presenti in 11 regioni, ma l’obiettivo è quello di continuare a crescere, per raggiungere le persone più vicino possibile a casa loro. E visto che ogni persona è a sé, i Centri seguono un metodo ben preciso, riuscendo a stilare un programma educativo-personalizzato che accompagna bambini e adulti in un percorso a 360°, tenendo ben a mente anche l’importanza del nucleo familiare e del territorio di riferimento. Le famiglie degli utenti ricevono accoglienza e supporto, la giusta informazione e la formazione adeguata a poter affrontare questa disabilità.

Gli educatori sono la luce che illumina le giornate dei bambini sordociechi, sono coloro che nella quotidianità riescono a sbrogliare il filo d’oro delle emozioni, creando un canale di comunicazione tra loro e i genitori, e naturalmente con il mondo che li circonda. Parlare agli altri di come ci sentiamo è una sfida per tutti, ma per chi non vede e non sente può essere addirittura impossibile, perché si tratta di decifrare un “codice misterioso”.

Che volto ha la tristezza, o la felicità? Quali immagini o suoni possono rappresentare l’amore e i legami più profondi? Insomma, è solo grazie al lavoro quotidiano dei professionisti della Lega del Filo d’Oro se migliaia di famiglie italiane (sono 1230 gli assistiti solo nell’ultimo anno) possono comunicare con i propri cari. Ma anche tutti noi possiamo entrare nel mondo di Aida, Benedetta, Edoardo, Nicola e tutti i bambini sordociechi, decidendo semplicemente di lasciar parlare le emozioni, diventando donatore regolare o decidendo di devolvere alla “Lega” il nostro 5×1000. Piccoli gesti che fanno la differenza per tante storie e tante vite.

Oggi l’Ente è infatti il più importante punto di riferimento in Italia per l’assistenza, l’educazione, la riabilitazione, il recupero e la valorizzazione delle potenzialità delle persone sordocieche e con pluridisabilità psicosensoriale, ma le attività svolte vengono solo in parte finanziate da fondi pubblici. Nel 2023 l’85% delle spese sostenute dall’Ente è stato coperto grazie alle donazioni dei sostenitori privati, segnando un +24% nella raccolta fondi rispetto all’anno precedente. È grazie a questi contributi che la “Lega” riesce a garantire agli utenti un trattamento personalizzato e realmente efficace che arriva a dedicare fino a 2,4 dipendenti per ogni ospite.

Il 19 novembre scorso, al teatro Abàrico di Roma, sono stati celebrati i 60 anni di attività facendo il punto della situazione, e ripercorrendo i momenti più emozionanti e significativi. Erano presenti tutti, famiglie, personale, sostenitori, volontari dell’Ente, il Presidente Rossano Bartoli, e i testimonial da ormai tanti anni: “Sessant’anni sono una prova di dedizione e tenacia, ma anche di una visione condivisa da tanti capaci di connettere le persone e trasformare i contributi in sogni tangibili”, aveva dichiarato in quell’occasione Renzo Arbore, che è accanto alla Fondazione dal 1989. “La Lega del Filo d’Oro mi ha insegnato a credere che la solidarietà possa davvero cambiare il destino delle persone e spero che sempre più sostenitori decidano di unirsi a noi, perché solo insieme possiamo davvero fare la differenza.” aveva confermato Neri Marcorè, testimonial da 10 anni. 

Il percorso per costruire una società più equa e inclusiva è ancora lungo, per questo i risultati raggiunti fin qui sono per la Fondazione solo un trampolino verso il futuro. La Lega del Filo d’Oro continua a dare voce alle istanze di chi non vede e non sente, per ottenere il pieno riconoscimento dei loro diritti davanti alle Istituzioni. Solo recentemente è stato approvato un disegno di legge importantissimo, perché riconosce la sordocecità come disabilità unica, senza discriminazioni quindi tra persone con le stesse condizioni sviluppate in età differenti. A marzo la Fondazione ha inoltre presentato alla Camera dei Deputati il Manifesto delle persone sordocieche in cui viene chiesto un maggior impegno affinché ogni persona con disabilità sensoriali venga sempre riconosciuta e sostenuta, con accesso alle cure e strumenti che facciano la differenza nella vita di tutti giorni.

I temi sono tanti, dall’inclusione scolastica alla mobilità autonoma, ma anche la possibilità di lavorare e abitare spazi pensati per le esigenze specifiche di chi non vede e non sente. Questi diritti non sono solo imprescindibili per le persone con disabilità, ma anche un requisito fondamentale per una società che non deve lasciare indietro nessuno, perché ogni persona arricchisce la comunità, se solo ne abbracciamo la diversità smettendo di vederla come un ostacolo o una barriera.

A Natale le luci illuminano tutte le città, ma decidendo di sostenere concretamente le attività della Lega del Filo d’Oro si può contribuire a squarciare il buio e il silenzio dell’indifferenza, così che la luce rimanga accesa tutto l’anno.

Contenuto pubblicitario a cura di Ciaopeople Studios.

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