C’è stato un tempo, non troppo lontano, in cui i contenuti generati dall’AI si riconoscevano a colpo d’occhio: volti troppo lisci, movimenti innaturali e dettagli sfocati. Oggi, invece, siamo di fronte a una svolta che rende impossibile distinguere l’autentico dal costruito poiché la rete è sempre più invasa da contenuti generati dall’intelligenza artificiale: immagini, voci, testi e ora anche video che sembrano reali ma non lo sono.
Già alcuni mesi fa si erano diffuse sui social network contenuti in stile Ghibli ma creati con l’intelligenza artificiale e che in molti avevano scambiato per nuove produzioni dello studio giapponese mentre oggi Veo 3, il modello lanciato di recente da Google, è capace di generare video così realistici che eliminano del tutto, o quasi, il confine tra il vero e il falso.
Da TikTok a Instagram passando per X e YouTube, durante le ultime settimane questi contenuti stanno popolando le piattaforme social più utilizzate collezionando milioni di visualizzazioni e commenti degli utenti che evidenziano stupore e preoccupazione poiché, in molti casi, generano un effetto addirittura “disturbante”.
A renderli così popolari, molto probabilmente, è la loro capacità di rappresentare scene quotidiane con un realismo visivo che, fino a poco tempo fa, sembrava fuori portata per un modello. Non si tratta più di clip astratte ma i volti sono espressivi, i movimenti naturali, le luci e le ombre gestite con una precisione che non ha nulla da invidiare ai prodotti cinematografici, tale da ridefinire la percezione dei contenuti digitali.
Un esempio è il video realizzato da László Gaál che mostra persone impegnate a fare acquisti in una fiera automobilistica: “Prima che tu lo chieda: si, qui è tutto intelligenza artificiale. Il video e l’audio sono entrambi generati da un singolo prompt testuale usando Veo3 di GoogleDeepMind. Chiunque stia “cucinando” questo modello, lasciatelo cucinare!” scrive il creator nella didascalia del video pubblicato su X: