Dalle frasi da non pronunciare quando si scarta un dono a come gestire un regalo che non ci piace, ecco i consigli dell’esperta per rispettare le buone maniere.
Intervista a Elisa Motterle
Etiquette Trainer
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Spacchettare regali è uno dei momenti più belli del Natale: farli un po’ meno! Anzi, questa parte a volte si rivela una vera e propria fonte di stress: non si sa cosa acquistare, si vuole fare a tutti i costi bella figura, a volte il budget ci limita e questo inevitabilmente rende di cattivo umore. Eppure, come si suol dire: conta il pensiero. E questa non è affatto una frase fatta, come ha chiarito Elisa Motterle. Lei è l’unica trainer italiana certificata dall’International Etiquette & Protocol Academy di Londra, dove si è specializzata in Business Etiquette e galateo cross-culturale. Intervistata da Fanpage.it ha spiegato cosa fare e cosa evitare quando si compra e quando si riceve un regalo.
Regalare soldi: sì o no?
“Nella nostra cultura, quindi parliamo di cultura europea, i soldi sono un tabù da tempo immemore. Già nel Medioevo li chiamavano sterco di Satana” ha raccontato Elisa Motterle. E in effetti continua a non essere visto di buon occhio regalare soldi. L’esperta, però, a tal proposito ha chiarito: “Sono sempre collegati a un aspetto molto materiale, molto poco elegante dell’esistenza, ma non è così in tutte le culture. Per esempio in Oriente, dove non c’è il Cristianesimo, tutta questa faccenda del soldo impuro non c’è. Esistono le apposite buste rosse nella cultura cinese, in Giappone ai matrimoni trovi proprio il banchetto per compilare l’assegno“. In Europa, però, le cose stanno cambiando: “Il fatto che in altre culture sia più comune avere a che fare con i soldi in maniera un po’ spiccia, secondo me in qualche modo l’abbiamo assorbito. Una volta si diceva: conta il pensiero. Ed è vero: quando il pensiero c’è, è davvero quello che conta. L’idea di regalare soldi è un po’ come dire: non ho voglia di pensarci. Oggi tutti possiamo comprare tutto con un click stando alla scrivania, quindi la parte più difficile di fare un regalo non è comprarlo, ma è farsi venire l’idea, è pensarlo. Regalare soldi taglia questa dinamica in partenza“.
È elegante far scegliere il regalo?
Proprio come regalare soldi, anche far scegliere il regalo direttamente all’altra persona è un po’ come scaricare una responsabilità, ammettere di non volersi impegnare. L’esperta ha spiegato: “Se l’altra persona fa un investimento costoso ci sta, così si evita un investimento sbagliato che non piace (una borsa griffata, un gioiello prezioso). Ma se parliamo di valori minori una buona via di mezzo può essere dire: avevo pensato di regalarti una sciarpa, c’è un colore di tua preferenza? Altrimenti è come ammettere: non ho voglia di pensare, pensaci tu al posto mio“.
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Attenzione quando si regalano esperienze
È molto di moda regalare esperienze, che si tratti di corsi di cucina o avventure particolari. Per quanto sempre gradite, c’è però un’accortezza da non trascurare: “Le esperienze sono molto gettonate, ma vanno un po’ pensate anche sull’agenda del destinatario. Vanno benissimo, ma se non richiedono tanta logistica. Se ti regalano un corso da fare per tutto l’anno ogni martedì, è impegnativo, quindi sono cose che vanno concordate“. Insomma, bisogna accordarsi bene con il destinatario del regalo, affinché il regalo non diventi eccessivamente vincolante.
Quanto deve costare un regalo?
In famiglia è difficile dare linee guida universali: ognuna ha le sue regole, da quelle che preferiscono spendere pochi soldi in regali a quelle dove invece si mettono in conto budget più larghi. Il segreto è solo uno: “Basta essere tutti d’accordo e allineati: non posso regalare a tutti un gioiello di Cartier e alla suocera gli strofinacci per la cucina. Ci deve essere un valore abbastanza uniforme. Non bisogna stare con la calcolatrice in mano, ma bisogna comunque mantenersi più o meno per tutti sullo stesso range“. Il discorso cambia quando si parla di colleghi di lavoro: “Qui è super importante rimanere su valori bassi. Tante aziende e tante società hanno proprio come policy il non accettare regali sopra i 30 euro, per evitare corruzione e favoritismi“. Anche per amici e conoscenti è sempre meglio spendere di più sulla parte del pensiero: “Meglio cercare qualcosa che magari costi poco, ma che sia pensata proprio per quella persona. Regali di valore troppo alto possono essere anche fonte di imbarazzo, se non si sa come ricambiare“.
Frasi da non pronunciare mai quando si scarta un regalo
Ogni anno ci arriva puntualmente un regalo da parte di qualcuno che invece non avevamo incluso nella nostra lista. In quel caso la frase da evitare assolutamente è: “Guarda avevo una cosa per te ma l’ho dimenticata“. Il consiglio di Elisa Motterle è invece: “Concentrarsi sulla gratitudine e fare due cose: mandare un biglietto di ringraziamento e prendere una nota mentale per ricambiare alla prima occasione utile, un compleanno o una ricorrenza futura“. Altra frase da non pronunciare mai è il classico: “Non dovevi disturbarti” oppure “È solo un pensierino, ti ho preso proprio una scemenza“. Anche su questo fronte l’esperta è stata chiara: “Cerchiamo di non non dare spiegazioni non richieste. Se è una scemenza la persona quando apre il regalo se ne accorge da sola!“.
E a proposito del parlare a sproposito: “Tanti mi chiedono ed è una domanda che mi colpisce: mi hanno regalato una cosa che non mi piace, come faccio a dirglielo? Non dirglielo! Io non posso pensare che mi debbano regalare ciò che desidero. Bisogna ringraziare sempre a prescindere da quello che è il regalo. Il regalo non è dovuto, quindi già solo per il fatto che qualcuno abbia scelto di pensare a me e di comprarmi una cosa sarebbe opportuno dimostrare gratitudine. Poi di sicuro bisogna leggere il biglietto prima di aprire il dono: non deve mai mancare. Ci sta che un bambino corra a scartare, però noi che siamo adulti dobbiamo leggere prima il biglietto, proprio perché in teoria conta di più il pensiero“.