«Sono rimasta colpita dallo sviluppo economico e anche dalla gestione delle finanze pubbliche del vostro Paese». Lo ha detto riferendosi all’Italia Christine Lagarde, presidente della Bce, in un’intervista di Bruno Vespa a Cinque Minuti. Alla domanda se il rating dell’Italia non fosse «sottovalutato» rispetto ai fondamentali di Paesi come la Francia, Lagarde ha risposto «non voglio giudicare singoli Paesi figuriamoci fare paragoni».
La presidente della Bce però ha anche detto: «Credo che sia un problema» la mancata ratifica del Mes da parte dell’Italia. «Io credo che la capacità piena del meccanismo di stabilità europeo sia veramente una priorità – ha spiegato -. Non è necessario e forse non lo sarà mai, ma nel caso diventi necessario, come strumento per assistere un paese che si trovi in una situazione difficile, dovrebbe essere a disposizione e io darei veramente il benvenuto all’approvazione da parte dell’Italia».
Il nodo dell’unanimità
«Ritengo che in base al trattato ci sono delle modalità per arrivare a prendere delle decisioni anche senza farlo all’unanimità e nei casi in cui sia giustificato i rappresentanti dei governi dovrebbero utilizzare tutti gli strumenti a disposizione in base al trattato», ha detto ancora Lagarde rispondendo a una domanda sulla possibilità di prendere delle decisioni con alla maggioranza e non all’unanimità nell’Ue.
Euro digitale: prima test di prova, se avrà successo lancio nel 2029
«Faremo un test di prova da qui al 2027, se questa prova avrà successo potremo lanciare l’euro digitale nel 2029, ma tutto questo chiaramente sarà soggetto al completamento di un processo legislativo. Anche i leader europei la settimana scorsa hanno incoraggiato in questo senso, il Parlamento arriverà a questo risultato ben presto», ha detto infine Lagarde a Cinque Minuti su Rai1.




 
									 
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