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Nel 2022, le immagini del lago Poyang quasi completamente prosciugato erano diventate il simbolo della prolungata siccità di quell’anno, una delle piaghe legate alla crisi climatica come i rovesci copiosi e improvvisi che portano ad alluvioni lampo.
Oggi, il più grande bacino d’acqua dolce della Cina situato nella provincia sudorientale di Jiangxi ha superato i livelli di guardia a causa delle piogge abbondanti e continue e dell’eccezionale afflusso da monte verso valle.
Il video dal drone mostra uno dei templi più antichi del Paese parzialmente sommerso sull’isola di Louxingdun normalmente visibile al centro del lago durante la stagione secca.
Per la prima volta quest’anno, l’acqua ha superato il livello di guardia di 19 metri raggiungendo i 21 metri e mezzo, secondo quanto riportato dall’agenzia statale Xinhua. Un ingrossamento che desta preoccupazione.
Le autorità hanno attivato l’allerta di secondo grado per il rischio inondazioni e il lago è tenuto sotto stretto monitoraggio.
Il Poyang è salito al livello più alto mai registrato nel luglio 2020, con 22,7 metri.
Il bacino contribuisce, attraverso un canale, alla portata dello Yangtze, il fiume più lungo del Paese asiatico, che continua a gonfiarsi a causa delle precipitazioni torrenziali nella provincia orientale di Jiangsu.
A Nanchino è allarme per il rischio alluvioni e le autorità hanno vietato a varie navi, compresi i traghetti passeggeri, di entrare o operare nella sezione del fiume che attraversa la provincia.
Il ministero delle Risorse idriche ha dichiarato martedì che il corso medio e inferiore dello Yangtze, come il lago Poyang, ha superato il livello di guardia.
Le forti piogge hanno colpito parti della provincia centrale di Hunan all’inizio della settimana, portando il fiume Miluo nella contea di Pingjiang al punto più alto degli ultimi 70 anni.
Le autorità locali di Hunan hanno attivato il livello massimo di risposta all’emergenza e i media statali hanno mostrato le immagini della città allagata.
