Ancora una volta il successo di un piccolo elettrodomestico è avvenuto a causa o “per merito” del lungo periodo di isolamento dovuto al Covid. Come già infatti è accaduto per le friggitrici ad aria e per i food processor, anche l’affettatrice (elettrica) ha registrato l’entusiasmo gastronomico delle famiglie che, avendo molto più tempo a disposizione, si sono dedicate a sperimentare nuove diete, nuove ricette curando tutti i dettagli.
Così l’affettatrice, nella versione domestica dello strumento professionale, è entrata nelle case consentendo di preparare la mise en place della fetta ovvero il “tagliere” con una cura speciale – come Tik Tok ha documentato e documenta tuttora – per le decorazioni, i colori, e le forme.
Non solo con i salumi, ma anche i formaggi, le carni, le verdure e addirittura con la frutta. Ma la condizione fondamentale per ottenere questi risultati è disporre del gioiello di un’affettatrice semiprofessionale.
Berkel, una storia di fette perfette
Proprio il brand per eccellenza, celebre per averla inventata oltre cent’anni fa, la Berkel, ha presentato nuovi modelli domestici, riedizioni famose delle sue più amate e diffuse affettatrici professionali. E la collaborazione con un brand come Arturo Sánchez, punto di riferimento nella salumeria iberica artigianale. Al centro della collaborazione è il concetto di Corte Perfecto, che unisce il rigore tecnico delle affettatrici Berkel alla delicatezza organolettica dei prodotti Arturo Sánchez. Una speciale affettatrice è stata progettata con una lama curva e in modo tale da poter replicare il più possibile il tradizionale taglio manuale del famoso jamon bellota, ora disponibile non solo nei ristoranti stellati ma anche sui tavoli delle cucine private.
Berkel ha inoltre realizzato le versioni delle iconiche macchine a volano, in forme, colori, materiali e forme spettacolari.
Per affettare perfettamente senza sfilacciature, senza compromettere sapori e nutrienti, e senza sprecare cibo, la piccola affettatrice da poche decine di euro è assolutamente inadatta. Occorre uno strumento che mantenga intatti anche gli alimenti più difficili da affettare, ad esempio quelli molli. Il segreto sta tutto nella geniale intuizione di Whilhelmus Andrianus van Berkel: cioè la capacità di riprodurre meccanicamente il movimento della mano che affetta col coltello, con, in più, una precisione e una stabilità regolabile del taglio straordinarie. Oggi Berkel fa parte del Gruppo Rovagnati ed è conosciuta e diffusa in tutto il mondo grazie anche alla gamma di coltellerie di grande pregio che aiutano a rifinire e definire la preparazione dei cibi.
Dal taglio al sottovuoto, la filiera virtuosa
«Berkel è molto conosciuta oltre che in Italia in Paesi quali la Germania o la Svizzera, ma di recente abbiamo inserito il marchio in Middle e Far East, con partner eccellenti che stanno diffondendo la conoscenza del nostro marchio e dell’italianità da esso rappresentata nei luoghi più inaspettati. Questo perché Berkel – ha detto a Food24 Francesco Iori, managing director di Berkel – da sempre rappresenta l’eccellenza estetica e manifatturiera nei segmenti di mercato nei quali opera, in primis le iconiche affettatrici a volano. Al fine di rendere più fruibile il nostro marchio da un’ampia platea di consumatori, che per diverse ragioni non vogliano avvicinare l’acquisto di un prodotto luxury, abbiamo deciso di entrare in nicchie di mercato in forte crescita ma di più facile acquisto, quali ad esempio il mondo dei prodotti per il sottovuoto (trend in forte crescita per i vantaggi indubbi che porta al consumatore finale, ndr) o la coltelleria, declinata a 360 gradi. Abbiamo presentato di recente anche un’affettatrice estremamente competitiva, la Icon Line Slicer che venderemo a 399 euro».