Cos’è il modello opt-out
Meta ha scelto un modello di consenso di tipo opt-out: i dati personali degli utenti vengono utilizzati automaticamente per l’addestramento dell’intelligenza artificiale, salvo esplicita opposizione. Un approccio che ha sollevato forti critiche da parte di diverse autorità europee per la protezione dei dati, secondo cui il Regolamento generale sulla protezione dei dati (Gdpr) impone invece un consenso esplicito e preventivo per trattamenti tanto invasivi. In altre parole, dovrebbe essere adottato un modello opt-in, che preveda una chiara richiesta di autorizzazione prima che l’utente inizi a utilizzare la piattaforma, evitando che debba attivarsi per cercare e revocare il consenso.
L’organizzazione austriaca Noyb, fondata dall’attivista e avvocato Max Schrems, ha inviato una diffida formale a Meta: nella lettera, si intima alla società di modificare il proprio approccio e ottenere un consenso esplicito per l’utilizzo dei dati a fini di intelligenza artificiale. In caso contrario, Noyb si dice pronta a presentare un’ingiunzione o ad avviare un’azione collettiva in tribunale.(https://noyb.eu/en/noyb-sends-meta-cease-and-desist-letter-over-ai-training-european-class-action-potential-next-step)
Come opporsi
Per impedire a Meta AI di utilizzare i propri dati personali, gli utenti devono compilare un modulo disponibile nel Centro assistenza di Facebook o nelle impostazioni di Instagram. Ogni richiesta viene valutata singolarmente, e Meta può decidere di respingerla, come previsto dal regolamento europeo.
Su Facebook, è necessario aprire il proprio profilo, accedere al Centro per la privacy e cliccare sulla voce “opporti”.
Su Instagram, si accede alle Impostazioni, poi a Privacy, quindi a Maggiori informazioni e assistenza, poi Informazioni, informativa sulla privacy, e si seleziona la voce “diritto di opposizione”.