Il Presidente Trump vuole che gli Usa arrivino coi piedi sulla Luna per il 2029, con il programma Artemis, ma quasi tutti gli analisti sono d’accordo che non è proprio possibile. Il pericolo che vede Trump è che ci arrivino primi i cinesi, ed è un pericolo è reale, inoltre il 20 gennaio 2029 scade il mandato di Trump e quel che succederà dopo si vedrà. Quindi la data è fissata, ma del tutto irrealistica.
La situazione è complicata e, in parte, molto strana: gli Usa hanno il razzo per andare fino alla Luna, a essere ottimisti, ma non il veicolo per scendere e far scendere gli astronauti; i cinesi invece hanno probabilmente tutto ma non il razzo abbastanza potente da far arrivare sulla Luna i taikonauti, gli astronauti cinesi; farli scendere pare più facile per loro. Entrambi, comunque, vogliono arrivare al Polo Sud lunare per via dei presunti, ma abbastanza sicuri, depositi di acqua ghiacciata al fondo dei crateri lunari di quella zona.
Il progetto Artemis, almeno per la parte legata al razzo vettore principale che porterà astronauti e materiali a tonnellate sulla Luna, era stato affidato a SpaceX, di Elon Musk, che però è in notevole ritardo sui tempi e soprattutto, ha messo in piedi un progetto affascinante, ma pesante, complesso e costoso. Nasa ora si sente insicura, meno male dicono molti, e riapre la partita per bocca del suo amministratore delegato ad interim, Sean Duffy, che vuole un Piano B per arrivare alla Luna. Lo ha detto a due televisioni americane importanti e seguite: CNBC e Fox News.
Poca concorrenza, sviluppo lento
Abbiamo scritto prima “meno male” perché affidare tutto a una sola compagnia, per quanto importante, solida e che ha dimostrato progressi eccezionali in campo spaziali, a molti era sembrato un azzardo, quello che in ingegneria si chiama creare un “single point of failure”.
Per fare ordine: ora siamo ad Artemis II, il razzo SLS di Nasa, una versione potenziata del vecchio razzo anni ’90 per lo Shuttle, è già pronto e nel 2026 porterà per ora la capsula Orion di Nasa attorno alla Luna, come nel programma Apollo o nel libro di Verne, ma nessuno scenderà stavolta.