La nuova era della Siria è espressa anche nel simbolo più visibile di ogni nazione: la bandiera. Dopo la rapida avanzata dei ribelli e la fuga a sorpresa del presidente siriano Bashar al-Assad, i siriani hanno innalzato una nuova bandiera per rappresentare il rovesciamento di quasi sei decenni di dominio della famiglia Assad con il pugno di ferro.
La bandiera della Siria di Assad
La bandiera della Repubblica Araba Siriana guidata da Bashar al-Assad del Partito Ba’ath è divisa in tre fasce orizzontali. Il rosso rappresenta il sangue versato nella rivoluzione siriana. Il bianco rappresenta la pace. Il nero simboleggia l’oppressione degli arabi durante il periodo coloniale. I colori illustrano la prima grande rivoluzione araba, quando Nasser rovesciò la monarchia egiziana nel 1952.
Le stelle verdi al centro rappresentano la Siria e l’Egitto, i due Stati fondatori della Repubblica Araba Unita, uno Stato di breve durata che comprendeva Egitto e Siria dal 1958 al 1961, quando un colpo di Stato dell’esercito ripristinò la Siria come nazione indipendente.
Il padre del presidente spodestato Bashar al-Assad e gli ufficiali del partito Ba’ath stabilirono questo disegno di base come bandiera ufficiale della Siria dopo il colpo di Stato.
La bandiera dell’opposizione
I gruppi di opposizione hanno invece scelto un’altra bandiera per distinguersi dal governo di Assad e dal suo stato autoritario. Il disegno riprende la cosiddetta bandiera “dell’indipendenza”, sventolata durante la lotta per l’indipendenza della Siria dalla Francia.