La mano criminale degli incendiari si arma quando soffia forte il vento. Preferibilmente il maestrale. Accade puntualmente ogni estate, in Sardegna. E in questi giorni di raffiche da nord ovest sino a 80 km/h non si contano i fronti del fuoco che stanno devastando boschi e campagne, da sud a nord. Mentre a Villasimius si procede alla conta dei danni dopo il gigantesco rogo che ieri ha distrutto Punta Molentis – circa cento ettari di bosco in fumo e decine di auto carbonizzate, con i bagnanti costretti alla fuga in mare – oggi incendi sono divampati a Orosei e Cardedu, dove sono state fatte evacuare case e un residence, ma anche nel Sassarese dove un allevatore è rimasto ferito, e nel Sulcis, con le fiamme vicino alle case a Bacu Abis, frazione di Carbonia. In totale nell’isola ci sono stati 42 roghi, di cui 13 spenti con i mezzi aerei.
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