La giovane stella nascente belga del ciclismo internazionale, Maxim Van Gils è entrato in collisione con il suo team Professional, la Lotto Dstny che ha utilizzato la linea di tolleranza zero di fronte alle richieste del ciclista. Che avrebbe preteso che venisse quadruplicato il proprio compenso (da 1,2 a 5 milioni). Contratto rescisso e sullo sfondo una possibile causa legale per risarcimento danni: con Van Gils che potrebbe restare senza squadra per i prossimi mesi.
Una delle migliori rivelazioni giovanili del ciclismo professionistico, il belga Maxim Van Gils è rimasto senza contratto. La Lotto Dstny ha deciso con un comunicato ufficiale di non accettare le richieste del ciclista e di star risolvendo l’attuale accordo che lo legava fino al 2026. Dietro alla clamorosa rottura le pretese di Van Gils che voleva lo stipendio quadruplicato, da 1,2 a 5 milioni di euro. All’orizzonte anche la possibilità da parte della società di trascinare il corridore in tribunale.
Van Gils ci prova, la Dstny non cede: contratto risolto
Maxim Van Gils non correrà più per la Lotto Dstny, team professional con cui aveva un contratto in scadenza nel 2026 ma che non verrà onorato. Il corridore belga, allenato da Alex Carrera che cura anche la preparazione di Tadej Pogacar, ha chiesto di rivedere il proprio compenso stagionale anche a fronte dei risultati ottenuti nel 2024 dove è stato protagonista. La posizione della dirigenza belga sarebbe stata di totale intransigenza, ritenendo semplicemente inaccettabile che un corridore decida quanto darsi di stipendio, nel caso 4 volte rispetto a quanto guadagna oggi pari a 1,2 milioni di euro a stagione. La Lotto Dstny ha diramato un comunicato ufficiale in cui ha confermato la separazione, ama dietro le quinte ci potrebbe essere anche una causa legale.
Il comunicato della Dstny, discussioni in atto
Le voci di una rottura imminente tra Van Gils e Lotto Dstny sono state confermate nella giornata di martedì 20 novembre da una nota ufficiale del team: “In questo momento il Team Lotto Dstny sta discutendo con Maxim Van Gils e il suo staff per decidere riguardo al loro futuro insieme. Le discussioni in atto riguardo una possibile partenza del corridore fanno parte di questo procedimento. Tutte le parti, in ogni caso, si augurano che questo procedimento vada avanti nel modo più appropriato, legale e tranquillo possibile. Al momento non intendiamo rilasciare ulteriori commenti per assicurarsi che le discussioni proseguano con calma. Quando ci saranno notizie ufficiali, verranno comunicate”.
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Perché la Lotto Dstny può trascinare in tribunale Van Gils
Dietro al comunicato c’è però la volontà precisa della Lotto Dstny di tutelarsi fino in fondo e di conseguenza molto probabilmente studiare una risposta adeguata per vie legali. Sebbene la giurisprudenza Europea – dopo la sentenza Bosman – abbia stabilito che ogni cittadino europeo ha la possibilità di cambiare datore di lavoro, la formazione Professional ha diritto ad una compensazione economica. Secondo le prime stime si aggirerebbe intorno ai 1,2 milioni di euro, ossia il salario che sarebbe spettato al corridore fino al termine del suo contratto. Inoltre, la Lotto potrebbe attendere prima di liberare Van Gils, che così perderebbe parte di preparazione e i primi mesi della nuova stagione con un eventuale nuovo team: in questo caso si arriverebbe prima in tribunale e poi all’UCI, che dovrà analizzare se tutti i passaggi siano stati eseguiti a norma di legge.
Chi è Van Gils, astro nascente e n.14 nel ranking mondiale
Maxim Van Gils, classe 1999, è approdato nel 2018 al team di sviluppo della Lotto e nel 2021 è passato tra i professionisti. Ha firmato il rinnovo del contratto a marzo di quest’anno fino al 2026 a 1,2 milioni di euro. Nel 2024 si è particolarmente distinto nelle Classiche di un giorno, conquistando tre prestigiosi podi: un triplice terzo posto alla Strade Bianche, alla Freccia Vallone e alla Liegi-Bastogne-Liegi. Nel corso di quest’ultima stagione ha cambiato procuratore ed è stato seguito da Alex Carrera, tra gli allenatori di Pogacar, il campione sloveno che ha rinnovato, senza problemi, con la UAE Emirates un contratto faraonico.