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Notiziario

Il rapper 23enne, recentemente scarcerato dal Tribunale del Riesame di Milano, proseguirà la custodia cautelare ai domiciliari. Attende la sentenza di secondo grado per la sparatoria del 2022 in corso Como.

Tuta blu, sneakers, borsoni. E una Lamborghini arancione fiammante ad attenderlo all’esterno della casa circondariale di Busto Arsizio (Varese), dove era recluso fino a pochi minuti prima. “La legge italiana non funziona un c…“, sono state le parole di Baby Gang ai cronisti presenti prima di andarsene sgommando sulla sua auto di lusso, in compagnia di un amico.

Così Zaccaria Mohuib, rapper 23enne condannato in primo grado a 5 anni e 2 mesi per una sparatoria avvenuta nell’estate del 2022 in corso Como, è uscito dal carcere dove era tornato per aver diffuso immagini sui social, scatti con una pistola in mano puntata verso l’obiettivo in cui ostentava il braccialetto elettronico. Scarcerato dal Tribunale del Riesame di Milano, ora proseguirà la custodia cautelare ai domiciliari, in attesa della sentenza di secondo grado (mentre è già stato assolto “per non aver commesso il fatto” in merito ad una presunta rapina del 12 luglio 2021 a Vignate, nel Milanese).

La foto con la pistola? È stata scattata durante i permessi e postata dal mio team”, si era giustificato il giovane artista, in cima alle classifiche nazionali con l’ultimo album L’Angelo del male. “È tutto talmente assurdo che siamo costretti a pensare a una scelta precisa, quella di silenziare un artista scomodo in un momento di massima visibilità“. E ancora. “L’arma mostrata era pure finta. Come se si mettesse dentro un attore che fa film d’azione”.

Il trapper Baby Gang esce dal carcere e torna ai domiciliari: i giudici accolgono il ricorso della difesa

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