Storie Web giovedì, Luglio 31
Notiziario

La Fed ha lasciato i tassi fermi al 4,25%-4,50% nonostante le ripetute pressioni del presidente Donald Trump per un taglio del costo del denaro.

Il Federal Open Market Committee (Fomc), l’organismo della Federal Reserve responsabile della politica monetaria degli Stati Uniti, ha deciso – con 9 voti favorevoli e due contrari – di mantenere i tassi d’interesse al 4,25%-4,50%, come previsto dagli analisti. Secondo la Fed, la crescita dell’economia, nel primo semestre, “si è moderata”. 

Due governatori hanno dunque votato contro la decisione. Christopher Waller e Michelle Bowman erano a favore di un taglio del costo del denaro di un quarto di punto. Si tratta del primo episodio dal 1993 in cui due governatori votano contro la decisione del comitato. Il Fomc include 7 governatori e 12 presidenti delle reserve bank regionali.

Alla Federal Reserve “riteniamo che la linea attuale” sui tassi di interesse “ci mantenga ben posizionate per rispondere tempestivamente” ove risultasse necessario, ha affermato il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell nella conferenza stampa al termine del direttorio che ha confermato i tassi di interesse.

“I dazi stanno spingendo i prezzi di alcuni beni”, ha aggiunto. Secondo Powell inoltre “è probabile che l’inflazione core risulti in rialzo al 2,7% a giugno su base annua”. Per il presidente della Fed inoltre “è possibile che gli effetti inflattivi potrebbero essere più persistenti”.

Nella nota in cui si illustra  la decisione la banca centrale sottolinea l’impatto sui dati economici delle “oscillazioni delle esportazioni nette” e spiega che “gli ultimi indicatori suggeriscono che la crescita dell’attività economica si è  moderata nella prima metà dell’anno. Il tasso di disoccupazione rimane basso e le condizioni del mercato del lavoro rimangono solide”.

“So che la Fed abbasserà i tassi a settembre, non adesso”, ha detto Donald Trump alla Casa Bianca ribadendo ancora una volta la delusione verso il capo della Banca Centrale, Jerome Powell. 

La Federal Reserve ha finora lasciato i tassi d’interesse invariati, nel 2025

In precedenza, la Fed aveva operato tre tagli consecutivi: a settembre, la Banca centrale aveva comunicato il primo taglio in quattro anni, di 50 punti base; all’inizio di novembre e a dicembre, decise due ‘sforbiciate’ di 25 punti base ciascuna. I tassi d’interesse erano stati abbassati allo 0-0,25%, nel marzo del 2020, per combattere gli effetti negativi della pandemia di coronavirus sull’economia statunitense, e poi progressivamente alzati. Dal marzo 2022, si erano susseguiti 11 rialzi dei tassi in 16 mesi, fino a raggiungere il 5,25%-5,50% – il livello più alto dal 2001 – dove erano stati mantenuti per 14 mesi.

Condividere.
© 2025 Mahalsa Italia. Tutti i diritti riservati.