Per Eagle Pictures lo sviluppo passa ora anche attraverso l’Arabia. «È un Paese giovane e dalle grandissime potenzialità sul versante delle produzioni e della distribuzione cinematografica», spiega al Sole 24 Ore Tarak Ben Ammar, principale azionista e presidente confermando l’ingresso all’interno del Saudi Film Fund. Si tratta di un fondo da 100 milioni di dollari, finalizzato ad attrarre investimenti dagli studi cinematografici globali per contribuire ad alimentare la rapida crescita dell’industria cinematografica locale.
L’investimento
Eagle Pictures entra in questa avventura con il 5%, una dotazione quindi di 5 milioni. E non si tratta di un’entrata banale. Non tutti possono fare affari con l’Arabia Saudita e in Arabia Saudita. Tarak Ben Ammar è certamente avvantaggiato dal suo essere franco-tunisino, pienamente inserito nel mondo arabo e infatti a titolo personale farà parte del Consiglio. «Ho avuto la residenza», spiega invitando a considerare «la rapida ascesa di quel mercato. Stiamo parlando di un territorio che diventerà molto importante nella geografia della cinematografia mondiale».
Nuovi orizzonti
L’avventura in Arabia apre orizzonti nuovi per la società di produzione e distribuzione integrata, presente in ogni segmento della catena di sfruttamento del contenuto, dalla produzione e acquisizione dei diritti alla distribuzione attraverso cinema, home video, Tv e new media. In Italia ha accordi di distribuzione con Sony Pictures (in esclusiva) e Paramount. La Eagle Pictures di proprietà di Tarak Ben Ammar e Naguib Sawiris ha chiuso il 2023 con un valore della produzione di 62,3 milioni e un utile netto di 5,5 milioni, salito rispetto ai 3,4 di un anno prima. Risultati messi agli atti nel bilancio di un anno che precede un 2024 che per la società è stato ricco di soddisfazioni. Ultimo, in ordine temporale di apparizione, è l’exploit del film “Il ragazzo dai pantaloni rosa”, in sala dal 7 novembre e che con i suoi 8,9 milioni al botteghino (dato al 15 dicembre), si avvia a essere il film italiano più visto di un anno che nella Penisola ha come campione di incassi “Inside Out 2” della Disney con 45,6 milioni, davanti a “Deadpool & Wolverine”, sempre della Disney, con 17,6 milioni al box office.
I numeri
In questo quadro Eagle Pictures ha consolidato la sua seconda posizione come maggior distributore in Italia, con 69,9 milioni e una quota di mercato del 15,52%: sotto i 104,7 milioni di euro di Disney (23,26% di market share), ma davanti a Warner Bros Italia (61,5 milioni) e Universal (53,4 milioni). «I numeri – sottolinea Ben Ammar – confermano che è stato un anno di grandi soddisfazioni. E in questo senso abbiamo ottime aspettative per il 2025 con film sia in produzione sia in distribuzione». Il 2024, che per Eagle Pictures ha visto l’arrivo della Coppa Volpi per il film distribuito “Babygirl”, si chiuderà ora con “Conclave” di Edward Berger, in sala da dopodomani. Per il prossimo anno si parte da “Nero a metà”, documentario su Pino Daniele e “Here”, il nuovo e discusso film di Robert Zemeckis con Tom Hanks e Robin Wright, di cui tanto si sta parlando per il de-aging sui protagonisti, condotto grazie all’intelligenza artificiale.