Storie Web venerdì, Marzo 14
Notiziario

“Ciao, sono Julia!”. L’assistente chatbot si chiama Julia, ma è stata lanciata ora da del Comune di Roma, non di Parigi, quindi probabilmente dobbiamo pronunciarla Iulia, come la gens omonima, la stessa di Giulio Cesare. Non era più familiare chiamarla Giulia? A parte questo, Julia conferma l’amore crescente della PA italiana per i chatbot al servizio di cittadini – pioniera è stata l’Inps, prima ancora di Chatgpt, quindi con tecnologia più elementare. Julia invece si basa su Gpt-4o di OpenAI grazie a un accordo con Microsoft ed è stata sviluppata in questa prima release da Ntt Data.

Funziona bene e continua a evolversi, come dimostra una nostra prova (e di altri esperti da noi contattati). Una mossa strategica, questa del Comune di Roma, nell’anno del Giubileo, in cui si aspetta un boom di turisti.

Cos’è Julia

Julia è l’assistente virtuale ufficiale di Roma, ideata per supportare cittadini, turisti e pellegrini, in particolare in occasione del Giubileo 2025. Questo strumento è stato sviluppato da Roma Capitale in collaborazione con Microsoft e NTT Data, utilizzando tecnologie di intelligenza artificiale per fornire informazioni affidabili e personalizzate in tempo reale su vari aspetti della città.

È un chatbot da usare quindi in modo simile a Chatgpt, ma con informazioni dedicate a Roma e più garantite, affidabili rispetto a quelle che potremmo avere su un normale chatbot.

Julia supporta oltre 80 lingue ed è quindi pensato come uno strumento inclusivo e adatto a un pubblico internazionale. Attualmente è disponibile in una versione sperimentale fino a maggio 2025, durante la quale gli utenti possono contribuire al miglioramento del servizio attraverso i loro feedback.

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