Storie Web giovedì, Gennaio 9
Notiziario

Jay-Z, dopo le accuse dello scorso dicembre, ha chiesto l’archiviazione del caso di violenza nei confronti di una donna, avvenuta nel 2000, quando lei aveva solo 13 anni.

Jay Z, via Getty Images

Lo scorso 9 dicembre, il rapper e imprenditore Jay-Z, nome d’arte di Shawn Carter, veniva accusato di aver violentato una donna, appena 13enne all’epoca dei fatti, insieme al magnate Sean Diddy Combs. Il caso, che sarebbe avvenuto nel 200o a un after party organizzato dopo gli MTV Music Awards, aveva aumentato le voci sul possibile coinvolgimento di Jay-Z nelle pratiche per cui Diddy è stato arrestato lo scorso 16 settembre. La difesa di Carter, nei mesi, ha più volte negato la responsabilità del caso, proteggendosi anche in accuse pubbliche arrivate da giornalisti, come Piers Morgan. Nelle scorse ore, è stata presentata l’ennesima mozione affinché il giudice respinga il caso, sollevando dubbi sulle incogruenze nel racconto della donna.

Le accuse a Jay-Z di violenza e la risposta dei suoi avvocati

Infatti, già lo scorso dicembre, come riportano gli avvocati di Carter, la donna avrebbe ammesso in un’intervista alla NBC di aver commesso alcuni errori nelle testimonianze. La difesa del rapper si sarebbe scagliata soprattutto contro l’avvocato dell’accusa, Tony Buzbee, che contemporaneamente porta avanti 20 cause per violenza sessuale contro Sean Diddy Combs. Nei documenti del tribunale ottenuti da Rolling Stone USA, gli avvocati di Jay-Z sottolineano: “Firmare una memoria che accusa qualcuno di un crimine così orribile senza vagliare adeguatamente le accuse, in particolare quando il rilievo dell’imputato significa che le accuse saranno ripetute nei titoli dei giornali di tutto il mondo, è profondamente sbagliato e non etico“.

Le crepe nel racconto della donna e il cambio di versione

La richiesta di archiviazione da parte di Carter verte soprattutto sulla modifica, avvenuta durante la testimonianza della donna, sulla presenza o meno del rapper. Infatti, se nella prima deposizione, avvenuta a ottobre, Jay-Z non veniva menzionato, nel racconto avvenuto a dicembre, anche Jay-Z compare non solo come spettatore della violenza sessuale denunciata. La donna infatti ha raccontato di aver partecipato a una festa della Bad Boy Entertainment, bevendo un sorso del suo drink e avrebbe fatto subito capolinea in una stanza per riposare, poiché stordita. Da lì’, l’aggressione che avrebbe ricevuto dai due protagonisti maschili, con una terza persona, di genere femminile, ad assistere alla violenza. Poi la fuga e la chiamata alla stazione di servizio al padre, che sarebbe venuta a prenderla. Compaiono qui le prime crepe nella testimonianza della donna, con il padre che ha dichiarato alla NBC di non ricordare di essere mai andato a prenderla, affermando che un viaggio di 10 ore tra andata e ritorno per recuperare la figlia adolescente sarebbe difficile da dimenticare.

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