Storie Web domenica, Giugno 30
Notiziario

Contributi a fondo perduto per il sistema delle imprese per un totale di 45 milioni, una dotazione di 120 milioni destinata alla misura Ripresa Sicilia Plus, 15 milioni per accompagnare le imprese operanti in Sicilia nel processo di emissione di minibond, 47 milioni per la riqualificazione energetica delle imprese. Insomma interventi per quasi 230 milioni che si vanno a sommare a quelli già avviati e in parte rifinanziati fin qui portando le somme a disposizione a circa 350 milioni. Sono i quattro assi delle misure in cantiere dell’Irfis-FinSicilia, la finanziaria controllata totalmente dalla Regione siciliana e guidata dall’imprenditrice Iolanda Riolo, che ha presentato il piano industriale e un quadro dei risultati raggiunti fin qui.

Il nuovo piano industriale di Irfis

Un nuovo piano industriale triennale che prevede nuovi sostegni alle imprese grazie ai fondi destinati dall’Assessorato regionale alle attività produttive guidato da Edy Tamajo. Al 31 dicembre 2023, Irfis gestiva fondi pubblici per un ammontare di 600 milioni di euro: fondi che gli hanno consentito di supportare 21.788 imprese e 35.063 persone fisiche e famiglie. Per quanto riguarda il bilancio 2023 «i costi operativi sono diminuiti (a quota 9,1 milioni) rispetto al periodo precedente – spiega il direttore generale Giulio Guagliano -, mentre il fatturato (20,8 milioni) è in crescita. Il risultato lordo di gestione è di 11 milioni».

«Il piano industriale presentato da Irfis è fortemente orientato alle strategie di politica industriale dettate dal l’assessorato Attività produttive che con la nuova fase di programmazione 2021/27 è titolare delle risorse a ciò destinate dai Fondi di coesione: circa 1.5 miliardi di euro – dice Carmelo Frittitta, direttore generalevdell’assessorato Attività produttive -. Il potenziamento di Irfis consentirà di essere più performanti sui tempi di attuazione delle iniziative che saranno proposte per rafforzare il sistema produttivo siciliano, mantenendo alta l’attenzione per le imprese siciliane».

I progetti in cantiere

Il primo dei progetti in cantiere, grazie ai 45 milioni previsti nella manovra approvata qualche giorno fa dall’Assemblea regionale siciliana, riguarda i contributi a fondo perduto alle imprese operanti in Sicilia per «l’abbattimento degli interessi sui mutui in essere al primo gennaio 2024, per programmi di investimento o fabbisogno circolante». L’altro progetto riguarda il basket bond che ha una dotazione di 15 milioni: la misura, spiegano da Irfis FinSicilia, «si pone l’obiettivo di accompagnare le imprese operanti in Sicilia nel processo di emissione di Minibond, raggruppati in portafoglio e sottoscritti da un’unica società veicolo che a sua volta si finanzia emettendo titoli che venmgono sottoscritti da investitori qualificati». Altro intervento in cantiere è quello che riguarda Ripresa Sicilia Plus che ha una dotazione di 120 milioni e prevede «finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto finalizzati ad accrescere la competitività delle imprese sostenendo processi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, supportando investimenti innovativi strategici e riqualificazione energetica». E sempre alla Riqualificazione energetica sono destinati 47 milioni: questa misura in cantiere prevede «contributi e finanziamenti per la realizzazione di interventi rivolti sia al ciclo produttivo sia agli immobili aziendali, incentivando il ricorso alle energie rinnovabili perl’autoconsumo e/o la produzione dell’energia necessaria ad alimentare i cicli produttivi».

Le altre misure in essere e rifinanziate

Corposo il capitolo delle misure realizzate e in qualche caso riufinziate. C’è Ripresa Sicilia che, con una dotazione finanziaria di 36 milioni di euro, ha finanziato progetti per un valore complessivo di 340 milioni, rafforzando la competitività del sistema imprenditoriale siciliano. In questo caso sono in arrivo nuove risorse per 100 milioni. C’è poi Fare Impresa in Sicilia, una misura destinata alle micro e piccole imprese, ha ricevuto domande per un valore complessivo di 204 milioni e ha finanziato progetti imprenditoriali per lo sviluppo del territorio. La dotazione era di 26 milioni ma sono in arrivo nuove risorse per 21 milioni dall’Assessorato regionale alle attività produttive. Cluster in Sicilia, con 38,6 milioni, ha supportato i distretti produttivi siciliani attraverso contributi a fondo perduto, «valorizzando la capacità di aggregazione tra imprese. Anche in questo caso i fondi erano di provenienza dell’Assessorato regionale alle attività produttive» spiegano dall’Irfis. La misura Caro Mutui Prima Casa con una dotazione di 50 milioni, erogati dall’Assessorato regionale all’economia tramite una legge votata dall’Ars, ha offerto contributi a fondo perduto per abbattere gli aumenti dei tassi di interesse sui mutui a tasso variabile, beneficiando oltre 30.000 residenti in Sicilia.

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