Storie Web giovedì, Luglio 31
Notiziario

C’è il manager che lavora nell’area delle risorse umane. O nella comunicazione. O l’avvocato che presidia gli affari legali e la compliance. Ma anche l’ingegnere dell’Ict. Il filo rosso che li lega è l’alto livello delle competenze e il fatto di metterle a disposizione di un progetto di volontariato come quello del gruppo Intesa Sanpaolo, dove è partito un piano per favorire il sostegno e la collaborazione con enti del terzo settore a cui i 71mila bancari italiani potranno dare il loro contributo. Attraverso le loro competenze professionali aiuteranno gli altri a crescere e nel contempo cresceranno loro stessi. I lavoratori che vogliono partecipare, per dare il loro contributo professionale sulla base dei bisogni di competenze espressi dalle realtà no profit, potranno candidarsi attraverso una piattaforma sulla intranet aziendale.

Il primo progetto di Ca’ de Sass è stato coprogettato con la Fondazione Airc, per la ricerca sul cancro, e riguarderà il project management e la gestione delle risorse umane. Cinque professioniste della banca, inserite in un percorso di crescita, durante l’orario di lavoro, affiancheranno le persone di Airc su attività di project management e ricerca e selezione del personale. Il progetto è un’opportunità di valorizzazione e crescita per le persone del gruppo che potranno vivere esperienze in contesti diversi, ampliando il proprio bagaglio umano e professionale. La banca guidata da Carlo Messina ha una forte sensibilità e apertura verso l’ambito sociale: nel Piano d’Impresa 2022-2025 ha consolidato il programma di contrasto alle povertà, destinando alla causa 1,5 miliardi di euro entro il 2027 e costituendo un’Area di Governo dedicata, Social Impact. Paolo Bonassi, il manager che ne è responsabile, spiega che «la collaborazione con la Fondazione Airc ha permesso di definire un quadro legale innovativo e un modello operativo di volontariato di competenza articolato, che potrà fungere da riferimento per futuri accordi con altre realtà non profit e aziende interessate a intraprendere questo percorso». Il volontariato di competenza, molto diffuso all’estero, «porta uno scambio virtuoso che genera benefici sia per l’ente del Terzo settore che può avvalersi di un supporto qualificato – continua il manager – sia per le persone della Banca che hanno l’opportunità di vivere un’esperienza di crescita anche personale». Daniele Finocchiaro, consigliere delegato di Fondazione Airc aggiunge che si tratta di «un ulteriore passo di sviluppo del progetto “Airc Angels”, nato nel 2022: ha già coinvolto oltre 40 persone e prevede il supporto volontario di professionisti che mettono a disposizione la propria competenza su progettualità e processi di particolare complessità».

Messo in piedi il progetto con Airc, Intesa è già al lavoro per definire accordi con altri enti interessati ad avviare questo tipo di collaborazioni.

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