Storie Web mercoledì, Aprile 30
Notiziario

SAN JOSE (CALIFORNIA) – «Siamo l’unica azienda che gestisce l’intero processo dei semiconduttori, dalla ricerca e sviluppo alla produzione, negli Stati Uniti. E sono molto soddisfatto della priorità che l’amministrazione Trump ha dato alla tecnologia». Ha le idee molto chiare, Lip-Bu Tan, il nuovo ceo di Intel, chiamato a risollevare le sorti del colosso americano dopo un biennio piuttosto difficile. E le parole che usa aprendo l’evento di Intel Foundry “Connect 2025”, in corso a San Jose (California), hanno un senso, anche politico, notevole.

Da fine 2022, quando è esploso il fenomeno ChatGPT e dunque la corsa all’AI generativa, le azioni di Intel hanno perso circa il 50% del loro valore, per i ritardi accumulati dall’azienda di Santa Clara rispetto ai rivali come Nvidia nella produzione di chip dedicati proprio all’AI.

La nuova direzione di Intel, però, sembra pronta a recuperare terreno offrendo soluzioni di produzione avanzata. L’amministratore delegato ha aperto l’evento sottolineando i progressi fatti da Intel Foundry (la divisione che si occupa di produzione di chip). E ha messo al centro della nuova strategia Intel 18A, Intel 18A-P ma soprattutto Intel 14A, tecnologie molto evolute nella creazione di un processore. Un modo molto netto per definire che le fonderie rimangono un business centrale per Intel.

Tan, che ha assunto l’incarico il mese scorso, ha infattin affermato che gli è già stato chiesto più volte se desidera continuare con l’attività di outsourcing, nota nel settore dei chip come attività di fonderia. Dopo che il suo predecessore Pat Gelsinger è stato estromesso dal consiglio di amministrazione lo scorso anno, gli investitori hanno colto l’idea di una separazione tra le divisioni di progettazione e produzione di Intel. Ma Tan ha dichiarato di rimanere fedele all’attività di fonderia. Ergo: nessuna vendita in vista. Anzi, apertura verso i clienti terzi.

Tan ha riconosciuto che Intel, in quanto concorrente di molte delle aziende che sta cercando come clienti, deve trasmettere fiducia. L’azienda – ha spiegato il ceo – dovrà adattarsi al modo in cui questi clienti desiderano lavorare, piuttosto che dettare le condizioni. «Ci lasceremo guidare dalla voce del cliente e agiremo in base al suo feedback», ha detto Tan. «Lavoriamo ogni giorno per guadagnarci la sua fiducia».

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