Il caso di Elena Maraga, insegnante di 29 anni sospesa dalla scuola d’infanzia privata cristiana dove lavora perché ha un profilo su Onlyfans, ha attirato l’attenzione nazionale. Il ministero dell’Istruzione di Giuseppe Valditara sta lavorando a una riforma del regolamento dei dipendenti pubblici, ma i lavori sono iniziati ben prima del caso di Maraga.
Nelle ultime ore ha sollevato forti polemiche il caso di Elena Maraga, insegnante di 29 anni, che è stata sospesa dalla scuola d’infanzia paritaria di Treviso in cui insegnava perché è stata accusata di un comportamento incompatibile con la natura religiosa della scuola: avere un profilo su Onlyfans. Il dibattito sulla vicenda ha acceso anche l’attenzione su un progetto del ministero dell’Istruzione, guidato da Giuseppe Valditara: una revisione del regolamento per i dipendenti pubblici, che dia delle linee guida per un uso corretto dei social, specialmente agli insegnanti.
In realtà, secondo quanto Fanpage.it apprende da fonti del ministero, il progetto di revisione del regolamento è iniziato da tempo, e quindi non ci sarebbe nessun collegamento con il caso di Maraga. Per di più, il codice di condotta in questione è rivolto ai dipendenti pubblici, e la 29enne, in quanto insegnante in una scuola paritaria, non sarebbe comunque tenuta a rispettarlo.
In ogni caso, è vero che il ministero dell’Istruzione sta lavorando per aggiornare il codice di comportamento dei dipendenti pubblici, già cambiato in passato con delle modifiche che sono entrate in vigore a luglio 2023. L’aggiornamento, risalente a poco meno di due anni fa, aveva aggiunto dei passaggi sull’utilizzo delle tecnologie informatiche – ad esempio gli account istituzionali delle amministrazioni, le mail istituzionali – ma anche dei social media.
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Il regolamento già nella sua forma attuale prevede, all’articolo 11 ter, che il dipendente pubblico deve evitare “qualsiasi intervento o commento che possa nuocere al prestigio, al decoro o all’immagine dell’amministrazione di appartenenza o della pubblica amministrazione in generale”. E dà a ciascuna amministrazione la possibilità di dotarsi di una politica interna specifica sull’uso dei social.
L’intenzione, adesso, è di adeguare una sezione per evidenziare l’uso corretto dei social. Passaggio che naturalmente, essendo curato dal ministero dell’Istruzione, sarà rivolto soprattutto agli insegnanti. Non ci sono ancora indiscrezioni sui contenuti del testo, anche se si che il ministero ha consultato anche un gruppo di giuristi per scrivere la riforma, in modo che si adatti alle normative esistenti e possa applicarsi a varie situazioni.
La stesura è alle battute finali, stando a fonti del ministero. Tra non molto dovrebbero essere rese note le nuove regole che i docenti dovranno rispettare quando utilizzano i social media.
Per quanto riguarda il caso di Maraga, invece, la sospensione non è stata decisa dal ministero ma dalla scuola privata per cui lavora – a quanto pare anche contro il parere di diversi genitori, che avevano scritto una lettera alla direzione consegnata al parroco (la scuola è parrocchiale) in cui si chiedeva che non ci fossero conseguenze disciplinari per lei. E sarà sempre la scuola a decidere sul futuro della 29enne.
Più che la riforma ministeriale, quello che può interessare il suo caso è il nuovo codice etico annunciato dalla Fism di Treviso. La Federazione italiana scuole materne raccoglie gli istituti privati cristiani, e il 30 aprile voterà il nuovo documento, che naturalmente riguarderà solo le scuole di questo tipo e solo nel Trevigiano.