Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha aumentato al 50% i dazi sulle importazioni di acciaio e alluminio, in vista dei negoziati con diversi partner commerciali statunitensi che si terranno oggi a Parigi. I nuovi dazi sono entrati in vigore alla mezzanotte ora locale, le 6 del mattino in Italia
In un ordine esecutivo pubblicato ieri e in vigore dalla mezzanotte ora locale, il presidente americano ha giustificato questo aumento con la volontà di «garantire che (le importazioni) non mettano a repentaglio la sicurezza nazionale». «Sebbene i dazi imposti finora abbiano fornito un sostegno essenziale ai prezzi nel mercato statunitense, non hanno permesso a queste industrie di sviluppare e mantenere un tasso di utilizzo della capacità produttiva sufficiente per la loro sostenibilità e alla luce delle esigenze di difesa nazionale», si legge nel testo dell’ordine esecutivo.
La decisione giunge mentre il rappresentante commerciale della Casa Bianca, Jamieson Greer, deve incontrare il Commissario europeo per il Commercio, Maros Sefcovic, a margine di una riunione dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), la cui conclusione è prevista per oggi.
Sui dazi è intervenuto anche il neo presidente sudcoreano Lee Jae-myung che ha riaffermato l’alleanza tra Corea del Sud e Usa, promettendo maggiore cooperazione trilaterale con il Giappone. Nel discorso di insediamento, a poche ore dalla vittoria alle presidenziali, Lee ha promesso un governo «flessibile e pragmatico», impegnandosi a ripristinare la democrazia. «I rapidi cambiamenti nell’ordine globale, come il crescente protezionismo e la ristrutturazione della catena di approvvigionamento, rappresentano una minaccia per la nostra stessa sopravvivenza», ha aggiunto Lee, sul caos commerciale innescato dai dazi di Donald Trump, quando l’economia dipende dall’export.