Storie Web sabato, Marzo 15
Notiziario

Ciò che resta dopo l’esondazione a Sesto Fiorentino.

Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Niente, il cambiamento climatico non esiste più. Non esiste di fronte agli incendi in California, che sono colpa dell’ideologia gender e delle donne al potere. Non esiste di fronte al doppio uragano in Australia, che ha spazzato via intere spiagge dalle carte geografiche. E non esiste nemmeno di fronte all’ormai ennesimo evento climatico estremo che sta avendo luogo in Italia. In Toscana, per la precisione, dove a Firenze è caduta in sei ore la pioggia di un mese.

Non è normale, non può essere normale. Eppure, nonostante i danni a industrie e abitazioni, nonostante ci sia gente che ogni volta perde tutto, e nonostante ogni volta si faccia la conta di quanto ci costa tutto questo, la prima regola del Fight Club è che delle cause non se ne deve più parlare. Perché se cominciamo a parlare delle cause, se ci mettiamo anche solo a chiamarle per nome, poi giocoforza dobbiamo cominciare a fare qualche che nessuno vuole più fare.

Non vogliamo più togliere dalle strade le automobili diesel o benzina, perché perderemmo posti di lavoro. Non vogliamo più investire sulle energie rinnovabili, perché gli Stati Uniti hanno gas liquido e petrolio, e ci hanno simpaticamente intimato di comprarglielo, altrimenti sono dazi amari. Non vogliamo più mettere soldi sulla decarbonizzazione delle nostre industrie, perché i debiti li dobbiamo fare per armarci fino ai denti, perché gli ottimati ci hanno detto che quello della terza guerra mondiale è il vero rischio che abbiamo di fronte, non certo quello dell’apocalisse climatica, che è stata “solo” preconizzata dal 99% dei climatologi del pianeta da almeno una ventina d’anni.

Leggi altro di questo autore

Follie Green, così liquidano oggi ogni tentativo di dare un nome e un cognome – Cambiamento Climatico – a ogni acquazzone, ogni incendio, ogni siccità, ogni caldo record, ogni casa spazzata via, ogni raccolto buttato, ogni anziano che muore di caldo. Mentre, bontà loro, di follie non ne vedono nemmeno l’ombra quando Trump butta a mare gli accordi di Parigi, mentre l’Unione Europa rottama il suo Green Deal, mentre tutto il mondo decide di ignorare la peggior minaccia alla sopravvivenza del genere umano su questo pianeta che sia mai scesa in terra.

Esageriamo? No, purtroppo. Esagera chi ignora la minaccia. Ma forse ha ragione il generale Vannacci, bontà sua: il mondo, oggi, va davvero al contrario.

Immagine

Francesco Cancellato è direttore responsabile del giornale online Fanpage.it e membro del board of directors dell’European Journalism Centre. Dal dicembre 2014 al settembre 2019 è stato direttore del quotidiano online Linkiesta.it. È autore di “Fattore G. Perché i tedeschi hanno ragione” (UBE, 2016), “Né sfruttati né bamboccioni. Risolvere la questione generazionale per salvare l’Italia” (Egea, 2018) e “Il Muro.15 storie dalla fine della guerra fredda” (Egea, 2019). Il suo ultimo libro è “Nel continente nero, la destra alla conquista dell’Europa” (Rizzoli, 2024).

Condividere.
© 2025 Mahalsa Italia. Tutti i diritti riservati.