Storie Web venerdì, Dicembre 20
Notiziario

Sostenere progetti di sviluppo territoriale a forte impatto sociale e generare nuove opportunità di lavoro per i giovani siciliani. Con una sfida chiara: fermare la diaspora dei giovani. E’ la missione principale della Fondazione Marea che ha già 423 fondatori (i pionieri) coinvolti e un obiettivo fissato a mille sostenitori entro il 2025. Una Fondazione che è «una piattaforma filantropica dal grande potenziale trasformativo: quello di far incontrare le sfide globali con le opportunità locali attraverso politiche mirate, il supporto a filiere strategiche e un’attenzione particolare ai giovani» spiegano i promotori.

Il ruolo chiave dei pionieri

Un ruolo chiave quello dei pionieri: sono donatori che contribuiscono con risorse, tempo e competenze per promuovere il rilancio della Sicilia e costruire un futuro radicato nella coesione e nell’innovazione sociale. La Fondazione ha anche altri obiettivi: sostenere l’innovazione, investire (competenze ma anche denaro) in nuove imprese dalla forte caratteristica e vocazione sociale, lavorare alla costruzione di un ambiente che stimoli i giovani a rimanere in Sicilia.

L’avvio nella Giornata internazionale del migrante

La scelta per sancire l’avvio del percorso è caduta su una data dalla valenza simbolica: la Giornata internazionale del migrante. «Il 18 dicembre è il primo atto di un’opera che immaginiamo produrrà risultati nel lungo termine, come tipico delle Fondazioni. Vogliamo creare valore economico, sociale e culturale – spiega Antonio Perdichizzi, fondatore di Marea -. Per questo, abbiamo sviluppato una strategia di misurazione dell’impatto con obiettivi definiti, che monitoreranno, in particolare, il numero di imprese nate grazie al supporto della Fondazione e i posti di lavoro generati. L’obiettivo non è semplicemente generare valore economico, ma creare opportunità di occupazione e rafforzare il tessuto sociale siciliano. Vogliamo sostenere almeno un progetto d’impresa per ognuna delle nove province siciliane, portando innovazione e sviluppo anche nelle aree meno centrali. Il concetto di impresa sociale è al centro della nostra missione, perché radicare un’attività sul territorio significa creare un valore che va oltre l’economia, consolidando la comunità».

L’anno prossimo una call per progetti innovativi

Nel 2025, la Fondazione si dedicherà a continuare le attività di scouting e fundraising, lanciare una call per progetti innovativi e avviare il programma di incubazione per le prime imprese sociali nella seconda metà dell’anno. «La nostra visione è chiara – dice ancora Perdichizzi -: trasformare Marea in un’infrastruttura sociale capace di attrarre investimenti, supportare comunità locali e garantire un futuro di crescita sostenibile per la Sicilia». Anche per fermare lo spopolamento: l’isola è «tra le regioni più colpite, registra uno spopolamento progressivo e un invecchiamento che contribuisce alla perdita di talenti e alla loro fuga – spiegano i promotori -. Proveremo a invertire questo trend puntando su un modello che metta al centro la comunità».

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