Un sigillo autodistruttivo ne impedirà i tentativi di manomissione, mentre tutta la documentazione dovrà essere tenuta nel veicolo ed essere esibita in caso di controllo, con l’automobilista che sarà tenuto a verificare che il certificato di taratura dell’alcolock sia valido. Qui invece sono i periti dell’Aiped a sollevare dei dubbi. «Cosa succede – si chiedono – se il sigillo si danneggia per cause accidentali o a seguito di incidente stradale? Chi garantisce che un sigillo danneggiato non implichi automaticamente un’accusa di manomissione?».
Il costo
La spesa di istallazione, a carico dell’automobilista, è stimata in circa 2mila euro, cui va aggiunta quella dei boccagli monouso e dell’eventuale manutenzione o verifica nel periodo in cui il dispositivo rimarrà sul veicolo.
Come funziona
Per avviare il motore bisognerà espirare nel dispositivo e solo dopo l’esito positivo – che si ottiene con una concentrazione pari a zero mg/ml – il motore potrà essere avviato. Nel caso di una sola auto in famiglia, ogni componente dovrà utilizzare l’alcolock prima di mettersi alla guida. Questo condiziona, inevitabilmente, gli altri componenti del nucleo familiare non sanzionati, anche in presenza di un quantitativo di alcol ammesso dal nuovo codice della strada, pari a 0,5gr/l.
Dove è già in uso
L’arrivo dell’alcolock in Italia segue una scelta applicata da tempo in Francia, Austria, Belgio, Danimarca, Polonia, Lituania, Svezia e Finlandia, dove viene utilizzato per una rieducazione al posto della sospensione della patente, riducendo la recidività in quanto aiuta ad imparare a non bere prima di mettersi al volante.