Storie Web giovedì, Aprile 24
Notiziario

Sono 15 le aziende in lista per una possibile adesione alla Rir, la Rete innovativa regionale del Veneto dedicata al settore aerospaziale. A stupire, più che il numero in sé, è la tipologia delle richieste che arrivano sempre più numerose rispetto agli anni precedenti: «Sempre più spesso si tratta di realtà che non sono già impegnate nel settore, ma che vedono una significativa possibilità di trovare nuove opportunità a fronte di mercati tradizionali che si restringono o si complicano», spiega il presidente delle Rir Federico Zoppas. Chi fa componenti per l’automotive – per fare un esempio – e vede il proprio mercato rimpicciolirsi può pensare a riconvertirsi per progettare e realizzare componenti per i satelliti, con significative prospettive di crescita. «Una operazione fattibile, ma va chiarito che non si può pensare a tempi brevissimi: lo spazio richiede anni di preparazione, e un notevole impegno sulle certificazioni necessarie. A queste condizioni, diversificare in questo settore è possibile e le opportunità sono enormi», sottolinea Zoppas.

Le opportunità

E poi c’è la partita delle forniture, in cui il Veneto può mettere a sistema – in particolare nel campo della strumentazione spaziale – la specificità della regione nell’ingegneria di alta precisione e l’innovazione. Uno studio di Venice Sustainability Foundation (VSF) e Boston Consulting Group (BCG) sottolinea le attuali capacità industriali del Veneto e il potenziale impatto che hanno sul settore spaziale: un tessuto produttivo fra i più avanzati dal punto di vista industriale ed economicamente dinamico, con una forte tradizione di adattabilità e innovazione, che nel corso dei decenni ha visto una evoluzione passando dal settore manifatturiero più tradizionale a una posizione leader nelle industrie ad alta tecnologia. In questa chiave la regione è stata una delle prime a partecipare all’iniziativa – presentata all’ultimo Farnborough International Airshow – per presentare ai rappresentanti dei distretti e delle regioni italiane i risultati preliminari del progetto “Crescere Insieme”, iniziativa mirata a sviluppare una rete solida di fornitori italiani per il rafforzamento della filiera dell’aerospazio della divisione Elicotteri di Leonardo. Attualmente ci sono già 15 aziende aderenti alla Rir veneta che hanno dato dimostrazione di interesse e che sono in fase di valutazione da parte di Leonardo come possibili fornitori dei sottosistemi necessari per il progetto.

La crescita

Intanto la Rete innovativa regionale Aerospaziale “AIR – Aerospace Innovation and Research”, punta a raggiungere nella prima metà dell’anno le 100 adesioni e si propone come un vero e proprio “ecosistema” che vede collaborare enti pubblici, università, centri di ricerca e aziende. I numeri dicono che attualmente sono 92 i partner riconosciuti: 86 aziende del territorio, fra grandi e medio piccole, le quattro università della regione con il coordinamento scientifico dell’ateneo di Padova (che da quando è stata fondata la Rir Air ha visto più che raddoppiare gli iscritti a Ingegneria aerospaziale), il centro CNR – Istituto di Fotonica e Nanotecnologie e il centro di trasferimento tecnologico regionale T2i. Abbastanza da fare del Veneto – dopo le leader Lazio e Piemonte – una delle principali regioni in Italia nella filiera dell’Aerospazio, che muove circa 2 miliardi di euro di fatturato e occupa più di 5mila addetti in 86 aziende. Il potenziale economico è stimato in 4,5 miliardi di euro entro il 2040 con la creazione di 2.400 nuovi posti di lavoro altamente qualificati compreso il mercato indotto.

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