Storie Web lunedì, Maggio 20
Notiziario

Durante la sesta tappa del Giro d’Italia si sono verificate alcune cadute sia sui tratti in sterrato sia su quelli in asfalto. Una in particolare ha visto i ciclisti schiantarsi sullo spartitraffico e tra i cartelli segnaletici dopo una curva a gomito e un restringimento pericoloso. Ripresi in diretta da una signora dal proprio balcone di casa.

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Nel corso della sesta tappa del Giro d’Italia, altre rovinose cadute hanno caratterizzato la corsa, coinvolgendo diversi ciclisti che hanno pagato a duro prezzo l’impatto con l’asfalto. Tra queste, una in particolare ha rischiato di creare più problemi di quanti ne ha realmente prodotti quando il gruppo compatto ha imboccato una curva a gomito che dava su un restringimento dove c’era uno spartitraffico che si è trasformato in una trappola perfetta: alcuni in piena velocità si sono così schiantati su marciapiedi e cartelli stradali.

Forza! Eccoli!“. Così inizia il video amatoriale di una signora che dalla sua privilegiata postazione di casa che dà direttamente sulle strade del Giro d’Italia, si gode in diretta il passaggio dei corridori. Armata di smartphone, dalla finestra riprende tutto ma ben presto l’entusiasmo iniziale si trasforma in un racconto raccapricciante, di una caduta che ha visto coinvolti diversi ciclisti finiti rovinosamente a terra.

Subito dopo la curva, infatti, in pancia al gruppo chi ha preso una traiettoria esterna si è ritrovato improvvisamente davanti marciapiede e cartelli segnaletici senza poter più evitarli, finendoci sopra e scatenando un pericoloso effetto a catena. “Dio che curva… Aiutooo! si sente improvvisamente gridare da parte della signora che anticipa di qualche secondo l’inevitabile: “L’avevo detto io” ha poi incominciato a gridare, l’avevo detto io che quella era una curva pericolosa, guarda là”.

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A terra una manciata di ciclisti, doloranti, mentre il gruppo finisce di transitare seguito dalle ammiraglie. “Lo dicevo… guarda il sangue… Ha battuto il naso, io lo avevo detto alla vigilessa… quello si è rotto tutto il naso…”. Alla fine nessuno si è ritirato, tutti i coinvolti nell’incidente sono ripartiti regolarmente per finire la tappa.

Anche Damiano Caruso coinvolto nelle cadute

Ma non è stato l’unico intoppo di giornata perché altre due cadute hanno caratterizzato la sesta tappa quando sullo sterrato si sono registrare altre due cadute. L’ultima ha coinvolto anche il nostro Damiano Caruso, capitano e tutore del giovane Tiberi alla Bahrain, nell’ultimo tratto non asfaltato con il siciliano finito malamente a terra. Per lui arrivo a oltre 15 minuti dal vincitore Sanchez ma senza aver fortunatamente registrato traumi particolari o impedimenti fisici che gli hanno permesso di tornare in gara.

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