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Notiziario

LONDRA – AstraZeneca volta pagina: la multinazionale biofarmaceutica anglosvedese vuole lasciarsi alle spalle sia il successo che le controversie legate al suo vaccino contro il Covid-19. Il gruppo ha avviato oggi il ritiro volontario del vaccino Vaxrevia in tutto il mondo, iniziando dall’Unione Europea.

L’Agenzia europea dei farmaci, su richiesta di AstraZeneca, ha annunciato formalmente che il vaccino non è più autorizzato. Il gruppo ha comunque smesso di produrlo.

La spiegazione ufficiale è che la domanda è andata scemando negli ultimi tempi, dato che sono arrivati sul mercato molti nuovi vaccini mirati alle nuove varianti di Covid-19. In Gran Bretagna, ad esempio, il vaccino non è utilizzato perché le autorità hanno stabilito che i vaccini Pfizer e Moderna erano più efficaci.

Non più redditizio da aprile 2023

Cosa cruciale, AstraZeneca ha dichiarato che Vaxrevia non genera più utili per il gruppo dall’aprile 2023. Lo scorso anno le vendite del vaccino sono state di 12 milioni di dollari. Nel 2021 le vendite erano state di 4 miliardi di dollari. La combinazione di zero profitti e continue controversie è quindi diventata insostenibile per la società farmaceutica, che ha deciso quindi di chiudere questo cruciale capitolo della sua lunga storia.

Facendo un passo indietro, bisogna ricordare l’impatto che il vaccino di AstraZeneca, messo a punto in tempi record in collaborazione con l’Università di Oxford, primo al mondo ad essere approvato, aveva avuto ai tempi della pandemia. La sua somministrazione a partire dal gennaio 2021, secondo AZ, ha salvato oltre 6,5 milioni di vite nel primo anno di utilizzo.

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