Italia in pole position nel mercato europeo della salute e del benessere, settore che le previsioni di mercato stimano un balzo della domanda di prestazioni in crescita per i prossimi anni. Italia destinazione chiave grazie all’attività di quasi 320 stabilimenti termali e nonostante la presenza tra i competitor di realtà in Germania, Austria e Ungheria. Attualmente, secondo gli ultimi dati del Global Wellness Institute aggiornati al 2023 è Berlino a guidare la classifica con un giro d’affari di 7,06 miliardi di dollari. Segue l’Italia con 1,71 miliardi e precede Ungheria ed Austria. Nel post covid si è assistito a una ripresa delle prestazioni sia per effetto delle attività riabilitative alle persone colpite dalla pandemia che per l’invecchiamento demografico della popolazione a seguito dell’aumento delle malattie croniche. Da non dimenticare l’aumento della spesa per la prevenzione e la tutela della salute. Parallelamente cresce la consapevolezza che seguire uno stile di vita sano aiuta a mantenersi in forma e curare il corpo e la mente. In questo scenario le terme avranno un crescente peso insieme all’adozione delle nuove tecnologie sia per migliorare gli standard dei servizi forniti che l’efficienza gestionale e ridurre i costi. Grazie alla personalizzazione dei trattamenti. l’impiego di dispositivi medici innovativi e il ricorso al digitale migliora il modo di fornire le prestazioni e il rapporto con la clientela.
L’offerta
Lungo la Penisola si trovano 317 stabilimenti termali di cui oltre il 90% sono strutture che operano in regime di accreditamento con il Servizio sanitario nazionale. Un’offerta ricca e diversificata che si fonde con un patrimonio artistico, culturale, storico, ambientale ed enogastronomico senza paragoni a cui si sommano le circa 5.300 strutture alberghiere prossime agli stabilimenti con oltre 400mila posti letto. L’ospitalità è un’attività svolta anche dalle aziende termali con 30mila posti letti, circa 100 posti per stabilimento termale. Alcuni parchi e stabilimenti termali di grandi dimensioni non hanno una propria struttura ricettiva e si avvalgono spesso di convenzioni stipulate con strutture ricettive adiacenti. Questo è il caso, ad esempio, di alcune note strutture specializzate nell’idropinoterapia. La seconda: gli hotel-terme sono quasi sempre esercizi alberghieri di categoria superiore, premium, con impianti sportivi, centri benessere e, gli spazi lo consentono, saloni destinati al cosiddetto turismo congressuale.
Sono tre i principali motivi di scegliere un hotel nel perimetro di una azienda termale: al primo posto ci sono relax e svago seguono le cure mediche e i trattamenti estetici. La parte dedicata alle cure mediche sembra essere un nuovo pilastro per il settore alla luce dell’offerta della piattaforma Italcares, promossa da Federterme e co-finanziata dal ministero del Turismo, per la promozione del turismo medicale e del benessere termale in Italia. L’obiettivo è di creare un’offerta integrata di prestazioni prettamente sanitarie, grazie a una serie di partnership con strutture specializzate, e termali. Il business del turismo sanitario nel 2029 dovrebbe raggiungere i 36 miliardi di valore con un tasso annuo di crescita di circa il 18%. Lo scorso anno circa 5mila pazienti dall’estero sono venuti in Italia per trattamenti medici, cure e prevenzione con una spesa media che oscilla tra i 20mila e i 70mila euro per persona. La piattaforma Italcares permette proprio di organizzare viaggio, soggiorno, prestazioni sanitarie e tempo libero.