Storie Web giovedì, Marzo 13
Notiziario

Le previsioni di assunzione di lavoratori da parte delle imprese per il trimestre di primavera, tra marzo e maggio, preannunciano una stagione molto positiva, con 337mila ingressi, in crescita del 12,7%, di cui 93mila in marzo (con una crescita del 14,5%). «Con l’incremento della domanda internazionale nel 2024 il turismo è ritornato a dominare la scena in Italia grazie alle numerose località e bellezze naturali che attirano visitatori da tutto il mondo. La pandemia aveva sottratto nel 2022 300mila lavoratori al turismo, in quanto il lungo periodo di chiusura aveva determinato l’esodo verso altri settori o il ricorso a sussidi statali», spiega Ugo Picarelli, Fondatore e Direttore di FareTurismo, la fiera nazionale dedicata a formazione, lavoro e politiche turistiche che si tiene all’Università Europea di Roma da mercoledì 19 a venerdì 21 marzo. Del resto nell’ultima graduatoria europea l’Italia ha fatto numerosi passi avanti, superando anche la Francia e piazzandosi seconda, dietro alla Spagna.

Le difficoltà di reperimento

Nel settore continua però ad esserci «“una emergenza personale”, in quanto, spiega Picarelli, «non si trovano addetti, anche a fronte di proposte del tutto regolari, soprattutto per le mansioni di media specializzazione: personale di sala e cucina, receptionist, banconisti, bagnini. A questo quadro si aggiunge il fattore “stagionalità”, vivendo il turismo di mesi in cui è necessario implementare la forza lavoro e altri in cui cala, quindi lavorando a ritmi incalzanti e per brevi periodi».

… e le novità della formazione

Il 2024 però ha rappresentato un anno molto importante per la formazione e il lavoro di cui si parlerà molto a Fareturismo. Innanzitutto sono stati rinnovati i contratti del settore che erano scaduti da diversi anni e poi «il Ministero dell’Istruzione, che aveva dato vita in fase sperimentale alla nuova filiera formativa tecnologico-professionale, ha istituzionalizzato per il prossimo anno scolastico, il modello “4+2”, vale a dire quattro anni di scuola secondaria seguiti da due anni negli ITS Academy, mentre il Ministero del Turismo si è dotato di una Direzione Generale alla Formazione e alle Professioni Turistiche, che lascia ben sperare per un costante impegno sulla formazione e sul lavoro nel turismo, ma soprattutto si auspica per un coordinamento interministeriale con i Ministeri dell’Istruzione, dell’Università, del Lavoro, della Cultura», continua Picarelli.

I 2mila colloqui

A FareTurismo partecipano 38 grandi realtà del settore tra catene alberghiere, hotel, terme, agenzie per il lavoro, enti e società di consulenza e di servizi con cui i candidati potranno confrontarsi grazie a diversi appuntamenti, che in parte riguardano la formazione e l’orientamento, e in parte i colloqui di lavoro: quelli prenotabili sono 2mila e riguardano un po’ tutte le professioni dal capo ricevimento, al portiere di notte, fino al barman, al cuoco, al cameriere al giardiniere e al manager. L’elenco delle ricerche riguarda tutti gli ambiti, la reception, il bar, le camere, la cucina, il ristorante, ma anche i servizi operativi, le Spa, la contabilità. FareTurismo è diventato un momento di aggiornamento e confronto sulle competenze richieste dal settore, ma anche sulla formazione post diploma, ossia sui percorsi di formazione terziaria professionalizzante, lauree triennali e magistrali, ma anche post laurea (master di 1° e 2° livello), grazie anche alla partecipazione di ITS Academy, Università e Scuole di Master. E di conoscenza di un settore che è uscito dalla fase pandemica in grandi difficoltà che hanno reso più difficile reperire le persone che nel frattempo si erano spostate su altri settori. Difficoltà che nel 2023 il Governo ha cercato di attenuare con «il Decreto Lavoro che introdusse il cosiddetto bonus lavoratori turismo, il “Bonus Estate”, cercando di sopperire alle difficoltà con un’agevolazione per i lavoratori del turismo, con l’obiettivo di far fronte alla carenza di personale e garantire stabilità occupazionale: un bonus pari al 15% della retribuzione lorda corrisposta in relazione al lavoro notturno e alle prestazioni di lavoro straordinario». Nello stesso anno le aziende del turismo hanno continuato ad investire nella riqualificazione dei propri dipendenti e ad accogliere nelle proprie strutture personale in tirocinio e stage per avere a disposizione persone formate da assumere. Il segnale più forte della stabilizzazione della ripresa del lavoro nel turismo è arrivato nel 2024, quando sono stati rinnovati i contratti nazionali di settore scaduti da anni. I 337mila ingressi previsti tra marzo e maggio sembrano la conferma che il settore sta per iniziare una stagione molto importante.

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