il team radio non lascia dubbi

In Formula 1 tutto può cambiare a distanza di pochissimi giorni e quanto accaduto a Lewis Hamilton all’inizio di questa sua avventura in Ferrari ne è l’ultima conferma. Cinque giorni dopo la disastrosa gara di debutto a Melbourne infatti il sette volte campione del mondo si è tolto la prima soddisfazione da pilota della scuderia di Maranello conquistando in Cina la pole della prima Sprint Race del Mondiale di Formula 1 2025.

Un giro capolavoro che è valso anche il nuovo record della pista di Shanghai gli ha infatti permesso di battere l’agguerrita concorrenza, rifilando anche due decimi al compagno di squadra Charles Leclerc (che ha chiuso con la quarta miglior prestazione cronometrica dietro anche Verstappen e Piastri), ridare speranza nella SF-25 al popolo ferrarista, e mettersi alle spalle il travagliato debutto in terra australiana.

Un qualcosa che soltanto pochi giorni prima sembrava quasi impossibile da realizzare tant’è che anche lo stesso Lewis Hamilton è rimasto spiazzato dall’aver messo a segno la mini-pole. Evidente infatti lo stupore del 40enne di Stevenage nel momento in cui in radio, il suo ingegnere di pista Riccardo Adami (in una conversazione anni luce distante da quelle stizzite andate in scena tra i due nel corso del round di Melbourne), gli ha comunicato di aver concluso la qualifica sprint in prima posizione.

Utilizzando una parola in codice (“San Diego” sembra esclamare infatti Adami) l’ingegnere di pista annuncia al britannico che ha ottenuto la miglior prestazione cronometrica della sessione centrando dunque la pole per la Sprint Race del GP della Cina.

La reazione del pilota Ferrari non lascia spazio a dubbi sia riguardo la sua incredulità sia per quanto concerne la sua felicità per aver regalato la prima gioia alla scuderia di Maranello. “Davvero?” ha infatti chiesto con tono incredulo. E, ricevuta conferma che aveva ben recepito il contenuto del messaggio precedente, è poi rimasto senza parole riuscendo solo a mostrare tutta la propria euforia con una lunga e fragorosa risata per poi pronunciare un’unica parola (“Mega-job“) per congratularsi con tutta la squadra per questo risultato evidentemente del tutto inaspettato.