Raffaele Fitto sarà commissario europeo e vicepresidente della Commissione Ue. La conferma è arrivata nella notte dalla commissione del Parlamento europeo che valutava la sua nomina. Dopo una giornata di trattative, Socialisti e Popolari hanno trovato un accordo. ‘Salva’ anche la socialista spagnola Teresa Ribera.
Raffaele Fitto, candidato commissario europeo dal governo Meloni e nominato da Ursula von der Leyen, ha avuto il via libera per il suo incarico da vicepresidente della Commissione, oltre che da commissario alla Coesione e alle riforme. Il voto decisivo della commissione Sviluppo regionale del Parlamento europeo è arrivata nella notte, dopo ore di trattative soprattutto tra Socialisti e Popolari (gruppo di centrodestra). “È la conferma di una ritrovata centralità dell’Italia in ambito europeo”, ha esultato la premier Giorgia Meloni.
Come è arrivato l’accordo in Ue sulla nomina di Fitto
Nella giornata di oggi, infatti, dopo settimane di stallo i gruppi avevano trovato un’intesa per approvare tutti e sette i vicepresidenti scelti da Von der Leyen. Nei giorni scorsi la polemica si era concentrata soprattutto su Fitto, in quanto esponente del gruppo dei Conservatori, opposto al secondo mandato di Von der Leyen e di fatto escluso dalla maggioranza europea. Per questo, i Socialisti si erano detti pronti a bocciare la sua nomina, soprattutto in quanto vicepresidente.
Dall’altra parte, i Popolari avevano attaccato un’altra vicepresidente designata, la ministra spagnola Teresa Ribera, scelta anche come commissaria alla Transizione energetica e alla concorrenza. La polemica politiche sulle due nomine si era unita ad altre divisioni e aveva portato a un blocco. Lo stallo si era risolto nella giornata di oggi, come detto, prima di incontrare un nuovo blocco.
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I Popolari, nelle commissioni Ambiente, Economia e Industria che dovevano valutare Ribera, avevano posto come condizione per la sua nomina che la ministra spagnola rassegnasse le dimissioni dall’incarico europeo nel caso in cui fosse stata coinvolta da un’indagine relativa all’alluvione che ha colpito Valencia. I Socialisti si erano opposti, e così si era tornati a trattare.
Alla fine, un’intesa è arrivata. Sia Ribera che Fitto sono stati approvati. I Popolari hanno comunque chiesto, nella loro dichiarazione di voto, a Ribera l’impegno a dimettersi nel caso sia indagata per l’alluvione. I Socialisti, sempre in dichiarazione di voto, hanno espresso i loro dubbi sulla vicepresidenza, e hanno chiesto che Fitto “sia pienamente indipendente dal suo governo nazionale”. Ma nessuna delle due questioni è vincolante.
Il voto sulla Commissione intera si svolgerà il 27 novembre, e a questo punto non dovrebbero più esserci ostacoli per arrivare al via libera. Sembra probabile che una parte dei Socialisti, in polemica con la nomina di Fitto e più in generale con l’avvicinamento di Von der Leyen alle destre, voterà contro. Lo stesso potrebbero fare i Verdi, che avevano appoggiato il secondo mandato della presidente. D’altra parte, almeno alcuni dei Conservatori – certamente gli europarlamentari di Fratelli d’Italia – che avevano votato contro il bis di Von der Leyen ora sosterranno la Commissione. I numeri, quindi, dovrebbero esserci.
Il governo Meloni festeggia, la premier: “Una vittoria di tutti gli italiani”
In Italia, sono arrivate subito le reazioni del governo Meloni. La presidente del Consiglio in una nota ha esultato: “È una vittoria di tutti gli italiani, non del governo o di una forza politica. Abbiamo ottenuto un portafoglio di peso e il coordinamento di deleghe strategiche per la nostra Nazione e per l’Europa intera, come l’agricoltura, la pesca, l’economia del mare, i trasporti e il turismo. Questa indicazione è la conferma di una ritrovata centralità dell’Italia in ambito europeo”.
Antonio Tajani, leader di Forza Italia, ha congratulato “l’impegno italiano e del Partito popolare europeo per evitare ritardi e garantire stabilità”, e ha detto che Fitto “saprà valorizzare al meglio il contributo dell’Italia nella governance europea”. Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha scritto sui social: “Sono certo che saprà lavorare egregiamente per l’Italia e l’Ue. Ci mancheranno la tua saggezza e la tua preparazione, Raffaele”. Nicola Procaccini, co-presidente del gruppo dei Conservatori, ha espresso “soddisfazione per la conclusione favorevole di una lunga giornata”.