Storie Web mercoledì, Ottobre 22
Notiziario

La distanza che separa la capitale austriaca da Bologna si misura in chilometri, ma la polemica sulla scelta di Jannik Sinner di saltare le finali di Coppa Davis a novembre ha varcato agevolmente le Alpi. Mentre l’azzurro si allena per il suo esordio nell’ATP 500 di Vienna – dove intanto Lorenzo Musetti ha iniziato bene, qualificandosi agli ottavi –, il dibattito sulla sua assenza dalla Nazionale in Emilia-Romagna infuria in Italia.

Il numero 2 al mondo ritiene di aver fornito motivazioni adeguate, trovando il supporto di molti che guardano al prestigio che Sinner conferisce all’intero movimento e al fatto che l’assalto alla terza Davis consecutiva non è un miraggio per il solido team guidato da Filippo Volandri.

 

Salvini e Zoff: il campione non si tocca

L’onda di sostegno si allarga oltre il campo. Tra i più decisi a prendere le difese dell’altoatesino c’è Matteo Salvini, che senza mezzi termini definisce Sinner “un orgoglio italiano”. Il Vicepremier affonda il colpo contro i critici: “Capisco la rabbia di qualche tennista da salotto, ma godiamoci un campione che il mondo ci invidia”.

Sulla stessa linea d’onda si pone il monumento del calcio azzurro, Dino Zoff, grato al tennista che “porta già onori, gloria e vittorie con i suoi risultati nel circuito”. Per Zoff, “ci sta che si possa fermare un attimo, anche perché l’Italia ha un’ottima squadra in Davis”.

A rafforzare il fronte pro-Sinner ci sono gli ex vincitori di Davis, Paolo Bertolucci e Corrado Barazzutti, che sostengono come la vittoria in uno Slam sia un obiettivo prioritario non solo per Jannik ma per il prestigio complessivo dell’Italia, rispetto a un trofeo che, a loro avviso, ha smarrito parte del suo antico fascino.

 

Dino Zoff alza la coppa (Rai)

La voce dissonante del rugby

Una nota fuori dal coro arriva però da un’altra icona sportiva, l’ex rugbista Andrea Lo Cicero, che riporta il dibattito sul piano del dovere: “Nel rugby c’è la squalifica se rifiuti la Nazionale. Comunque, penso che sia una questione di rispetto nei confronti del Paese”. Una dichiarazione che rimarca la diversa cultura sportiva tra discipline e alimenta la riflessione sul valore della maglia azzurra.

 

Tennis, Erste Bank Vienna, Jannik Sinner, 29102023

Tennis, Erste Bank Vienna, Jannik Sinner, 29102023 (ansa)

A Vienna, Jannik stringe i muscoli con Medvedev

Nella Wiener Stadthalle, il fragore della polemica italiana giunge ovattato. Sinner ha impiegato la giornata di martedì per scaldare i motori, scambiando in una partitella con Daniil Medvedev, non senza momenti di distensione e risate, concentrandosi sul match d’esordio di domani contro il tedesco Daniel Altmaier (n. 51 ATP). Sinner è in vantaggio 2-1 nei precedenti e lo ha appena battuto a Shanghai.

“Nel 2019 partecipai con una wild card. Oggi ho un altro status ma la stessa voglia di dare il massimo. Vienna è quasi un torneo di casa e quando vengono la famiglia e i miei amici, per me significa molto”, ha dichiarato Sinner, ricordando il suo legame con il torneo.

Tra gli altri italiani, la giornata ha sorriso a Lorenzo Musetti, che ha superato il serbo Hamad Medjedovic 6-4 6-3, subentrato all’ultimo Stefanos Tsitsipas. Agli ottavi è già approdato anche Matteo Arnaldi, mentre si attende l’esordio anche per Matteo Berrettini e Flavio Cobolli.

 

Lorenzo Musetti che esulta durante la partita del secondo turno del singolo maschile degli US Open 2025 contro il belga David Goffin - 28 agosto 2025

Lorenzo Musetti che esulta durante la partita del secondo turno del singolo maschile degli US Open 2025 contro il belga David Goffin – 28 agosto 2025 (AFP)

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