Storie Web martedì, Luglio 29
Notiziario

Con un investimento di circa 3,5 milioni di euro (di cui 2 milioni dal Pnrr e ulteriori finanziamenti da privati e aziende) il Fai – Fondo per l’ambiente italiano, ha portato a termine il restauro del giardino inglese di villa Rezzola a Lerici (la Spezia), uno dei più belli della Riviera di Levante, affacciato sul Golfo dei poeti, che prende il nome proprio da due grandi esponenti della letteratura anglosassone, George Byron e Percy Bysshe Shelly, che lo amarono.

Villa Rezzola è un’antica dimora, con ampio parco e con una lunga storia: documentata fino dal Cinquecento, abitata da nobili locali nell’Ottocento, nel 1900 fu acquistata da una coppia di facoltosi inglesi, i Cochrane, che adattarono la villa al loro stile e, soprattutto, diedero al parco la forma di un tipico giardino all’inglese, che ancora conserva. Venduta nel 1935 alla contessa Mara Braida Carnevale, durante la seconda guerra mondiale fu requisita dall’esercito e usata come sede del comando militare, prima italiano, da Aimone d’Aosta, e poi tedesco, da Rudolf Jacobs, capitano della marina, passato dalla parte dei partigiani e morto da eroe della Resistenza sulle alture di Sarzana.

Il legato della contessa

Dalla figlia della contessa Carnevale, Maria Adele, detta Pupa, che vi abitò con il marito, Piero Miniati, la villa è stata lasciata in legato al Fai nel 2020 «perché fosse restaurata, valorizzata e aperta a molti frequentatori»; e perché fosse ben mantenuta, grazie anche a una generosa dote che accompagna il lascito testamentario, consistente in cespiti immobiliari a Roma e a Lerici.

Con un investimento di circa 2,3 milioni di euro, a fronte di un contributo di 2 milioni ricevuto dal ministero della Cultura, nell’ambito del Pnrr (Programmi per valorizzare l’identità dei luoghi: parchi e giardini storici), il Fai ha restaurato e riqualificato 1,5 ettari di aree verdi intorno alla villa, che da qualche giorno sono nuovamente visitabili. A questo intervento si sono aggiunti 1,2 milioni di euro d’investimenti, per completare il recupero di balaustre, scale e belvedere, per restaurare e adeguare il casale d’ingresso, dove sono biglietteria e negozio, e per realizzare altri servizi di accoglienza al pubblico e quelli culturali, oltre che per mettere in sicurezza gli esterni della villa e illuminare il giardino.

Inoltre, il Fai sta raccogliendo fondi per avviare un nuovo cantiere che completerà, nei prossimi anni, il restauro del parco e, soprattutto, della villa, dagli impianti agli interni, dalle decorazioni alle collezioni di arredi, oggetti e documenti, fino all’aggiunta di ulteriori servizi ricreativi e culturali. In ogni caso, parallelamente al cantiere di restauro del giardino, il Fai ha già portato a termine alcuni lavori negli interni della villa, in particolare negli ambienti del piano terra, che è già visitabile nella sua interezza.

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