Storie Web sabato, Maggio 18
Notiziario

Jannik Sinner soffre per un problema all’anca destra che si trascina da Montecarlo, non grave ma da monitorare.

L’anca dei tennisti
Dal punto di vista teorico, il tennis “induce un alto carico sull’articolazione dell’anca perché comporta movimenti di inizio e arresto rapidi, intensi e ripetuti, durante i quali i giocatori effettuano cambi di direzione improvvisi mentre corrono e colpiscono la palla ad alta velocità. In particolare, il diritto impone un elevato carico su anche e ginocchia” spiega Andrea Bernetti, vice presidente della Società italiana di medicina fisica e riabilitativa (Simfer).

Un altro fattore, spiega Valter Santilli, professore Ordinario di Medicina Fisica e Riabilitativa alla Sapienza Università di Roma, sta nelle scivolate o nei colpi in allungo. “Le estensioni possono aumentare il rischio di lesioni se l’anca non è sufficientemente supportata da muscoli forti e flessibili. Inoltre, soprattutto su campi in terra rossa, i tennisti spesso scivolano per raggiungere la palla. Anche se questo tipo di movimento può ridurre l’impatto sulle articolazioni rispetto a una brusca fermata, la torsione e il carico sull’anca durante lo scivolamento possono ancora causare stress” ha spiegato.

Il tennis poi si gioca sempre più su superfici dure e questo, spiega ancora Santilli, “da un lato consente maggior velocità ma dall’altro effettua una pressione ulteriore sulle articolazioni inferiori”.

L’elevata velocità del gesto atletico, conclude, sovraccarica i muscoli che “ci consentono di stare in piedi” e “l’ileopsoas che ci consente di flettere l’anca e che durante il tennis è molto stressato dai cambi di direzione”. È proprio una lesione all’ileopsoas che ha costretto Rafa Nadal a diradare le sue apparizioni in campo nelle ultime stagioni e ad annunciare in anticipo che questo sarà il suo ultimo anno nel circuito.

Quanto sono frequenti queste problematiche
“Le problematiche all’anca sono state segnalate in una percentuale che varia dall’8% al 27% dei giocatori di tennis“, spiega Andrea Bernetti. Ne hanno sofferto tra gli altri gli ex numeri 1 del mondo Gustavo Kuerten, Lleyton Hewitt, Andy Murray e la leggenda del doppio Bob Bryan che ha vinto tutto con il gemello Mike. Il numero di infortuni all’anca nei giocatori di tennis professionisti maschili “è aumentato da meno di 10 nel 2012 a oltre 150 nel 2016”.

Il caso Murray
Jannik Sinner si è trovato di fronte due volte in carriera Andy Murray, il caso più celebre di tennista capace di proseguire la sua carriera agonistica nonostante un problema all’anca. Murray, 37 anni il prossimo 15 maggio, è tornato ad alti livelli addirittura dopo aver impiantato una protesi. La tecnica utilizzata è quella dell’hip resurfacing, il rivestimento dell’anca, particolarmente adatta a individui giovani e con alta richiesta funzionale come gli sportivi: una tecnica che gli ha permesso di mantenere intatto l’osso femorale, a cui è stata applicata una sorta di guscio, una protesi di acciaio che ricopre la testa del femore e la superficie acetabolare, lasciando inalterata la forma. 

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