La giornata a Bruxelles inizia con una riunione promossa da Italia, Danimarca e Olanda per fare il punto sulle politiche migratorie europee, con la presidente della commissione Ursula von der Leyen. Tra le 14 nazioni al tavolo, c’è anche la Germania che ha tagliato i finanziamenti alle ong. Il Consiglio europeo riparte da Ucraina e Medio Oriente. Ieri in ambito Nato è stato ribadito il sostegno a Kiev e rilanciato un nuovo pacchetto di sanzioni per spingere la Russia a fare passi in avanti significativi verso un negoziato su Iran e Israele. L’auspicio è che la tregua regga, in vista di trattative di pace anche oggi il presidente del Consiglio mette sul tavolo la richiesta di un cessate il fuoco a Gaza: è il momento giusto ripetere per far tacere le armi e far ripartire un processo politico che coinvolga i paesi arabi e arrivi alla soluzione dei due popoli e due stati. Sul tavolo dei 27 anche la questione dazi, sulla quale Giorgia Meloni si è detta ottimista. E sul tema della spesa per la difesa e la sicurezza “gli impegni sono necessari e sostenibili, non un euro sarà distolto da altre priorità”, ha assicurato ieri la premier, “non prendo impegni che non possono essere mantenuti, una parte importante di queste risorse saranno utilizzate per rafforzare le imprese italiane”.
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