“Comunque: Egiziani, Romani, Turchi, Russi, Tedeschi, ecc. ecc. Non è che tutti avevano torto eh”, il testo pubblicato su Facebook dall’imprenditore romano Marco Pucciotti, proprietario di diversi ristoranti nella Capitale..
Quello di Marco Pucciotti non è un nome sconosciuto per l’imprenditoria romana. È infatti ideatore e proprietario di alcuni dei brand che hanno avuto più successo nel campo della ristorazione nella Capitale: Hop&Pork, Barley Wine, Epiro, Sbanco, Santo Palato, Umami, Blindi Pig, Fry Hard, Eufrosino e A Rota. Per un post pubblicato qualche giorno fa sui suoi profili social è finito nella bufera.
I post di Marco Pucciotti sui social
“Comunque: Egiziani, Romani, Turchi, Russi, Tedeschi, ecc. ecc. Non è che tutti avevano torto eh”, il testo pubblicato su Facebook dall’imprenditore romano. Nessun riferimento esplicito, ma è rivolto, con ogni evidenza, al popolo ebraico. Il post è stato successivamente rimosso.
Il riferimento del testo è in primo luogo all’esodo dall’Egitto del popolo ebraico sotto la guida di Mosè, alle persecuzioni degli ebrei da parte dei romani e in particolare da parte dell’imperatore Tiberio, ai progrom in Russia e infine alla Shoah, la deportazione e i campi di sterminio dei nazisti.
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Sempre sui social Pucciotti non ha mai fatto mistero delle sue posizioni in merito a ciò che sta accadendo in questi mesi tra Israele e la striscia di Gaza. “Il mondo vi schifa”, ha scritto in un’altra occasione, esplicitando in seguito a chi si riferiva: “Quelli del genocidio”.
L’ultimo post, però, non è passato inosservato e molti sono stati i commenti per sottolineare il riferimento antisemita.
Chi è Marco Pucciotti, imprenditore romano
In un’intervista rilasciata a Zero, Pucciotti scriveva: “Con mio padre dipendente statale e mia madre che lavorava in banca, di certo la ristorazione non è stata un lascito di famiglia. Le mie esperienze ai fornelli si limitavano agli intrugli al limite della sopravvivenza stile “Bear Grylls” del classico studente universitario andato a vivere da solo. La passione, la curiosità e la mia formazione sono venute successivamente, man mano che studiavo e lavoravo in questo settore”.