Storie Web domenica, Dicembre 28
i punti chiave della riforma tra nuovi controlli e “scudo erariale”

La riforma introduce diverse novità sui poteri dei magistrati contabili. Se da un lato si estende il raggio d’azione preventiva dei magistrati, che potranno esprimersi anche su progetti PNRR. DAll’altro si introduce il controllo “su richiesta”, ovvero sui progetti individuati dagli amministratori pubblici. Arrivata la richiesta di parere la Corte avrà SOLO 30 giorni per rispondere. Passati i quali scatterà un silenzio assenso, che esenterà l’amministratore da ogni responsabilità. 

Si introduce poi un “doppio tetto ai risarcimenti”.Tradotto: l’amministratore condannato per danno erariale risarcirà lo Stato di un importo non superiore al 30% del danno accertato o comunque al valore di 2 stipendi annui. Non solo. Il risarcimento sarà prescritto a prescindere dopo 5 anni.Terza novità è il contestato scudo. La riforma prevede responsabilità erariale, degli amministratori eletti, solo per dolo o in caso di elusione di parereri negativi. preavarrà buona fede se gli atti contestati sono stati adottati con l’ok degli uffici tecnici. Obiettivo finale dell’esecutivo è introdurre efficienza. In particolare si punta a eliminare la “paura della firma”. 

Cautela che porta sindaci, governatori o dirigenti ministeriali a non agire per timore di essere chiamati a rispondere dalla Corte sull’uso di soldi pubblici. Dura è la critica dell’associazione magistrati della Corte.  “Rischiamo l’ingolfamento dell’esame preventivo”, spiega il presidente Donato centrone, “con la riforma potremmo passare da 30 mila a oltre 60mila atti in 30 giorni”.    
 

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