Storie Web venerdì, Maggio 30
Notiziario

La Corte federale del commercio americana ha dichiarato illegali e nulli i grandi dazi reciproci imposti da Donald Trump a decine di Paesi nel suo Liberation Day. Annullate dalla Court of International Trade, ieri sera, anche le tariffe contro fentanyl e immigrazione a Canada, Messico e Cina. A Wall Street i future azionari si sono impennati dell’1,4 per cento.

Nel mirino dei giudici anzitutto i dazi decisi da Trump invocando una legge sulle emergenze economiche, l’International Emergency Economic Powers Act del 1977 (Ieepa). Non è chiaro adesso come la bocciatura influenzerà i tesi negoziati per accordi commerciali avviati da molti partner, compresa la Ue, con gli Usa per far rientrare i conflitti sull’interscambio.

Trump ha messo in pausa i dazi reciproci per 90 giorni fino a luglio per dar tempo a trattative che finora hanno tuttavia faticato a procedere, con l’eccezione di un mini-compromesso con la Gran Bretagna. Il verdetto potrebbe togliere a Trump una potente arma di ricatto. I legali della Casa Bianca hanno annunciato un immediato appello, ma lo schiaffo è pesante, la prima, vera e grande sconfitta legale della sua strategia commerciale. Il caso contro le tariffe era stato portato da numerosi stati americani.

“La Corte non interpreta la Ieepa come un conferimento di autorità così illimitato” alla Casa Bianca, hanno affermato i giudici all’unanimità. Pertanto “sospende i dazi che sono stati imposti e sui quali è stato presentato ricorso”.

La Corte ha indicato di ritenere incostituzionale per il Congresso, che detiene l’autorità sulla politiche commerciali, delegare “poteri senza limiti sui dazi” al Presidente: ha definito una simile delega “un improprio abdicare di potere legislativo ad un altro ramo del governo”.

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