Storie Web giovedì, Ottobre 23
Notiziario

«La certificazione per la parità di genere è il risultato di un processo generale/globale, che ha coinvolto tutte le persone di HiRef – sottolinea Pastora Macias Alzola, Hr Generalist e componente del Comitato Guida per la certificazione –. ciò comportail riconoscimento che l’inclusione non è solo un principio etico, ma una leva di crescita per l’intera azienda, e che. collaborazione e ascolto sono la base di ogni nostro passo avanti».

Pastora Macias Alzola

Le altre misure

A completamento del percorso, HiRef ha inoltre potenziato il canale di whistleblowing, rafforzando gli strumenti di ascolto e tutela a disposizione di tutto il personale. Con questo riconoscimento, HiRef consolida la propria strategia orientata alla sostenibilità sociale, integrando la parità di genere tra i pilastri del proprio modello di sviluppo e confermandosi una realtà all’avanguardia non solo dal punto di vista tecnologico, ma anche nella costruzione di un ambiente di lavoro equo, partecipativo e inclusivo.

Nel 2025 HiRef ha portato a termine una nuova sede produttiva: «The energy building», edificio progettato e realizzato con una forte attenzione alla sostenibilità ambientale e al benessere dei dipendenti che ci lavorano. La “carta d’identità” della nuova struttura, nata accanto, e quindi in continuità, alla sede aziendale già esistente, descrive un edificio di oltre 8mila metri quadrati, in cui lavorano più di 90 dipendenti, per un investimento che supera i 14 milioni di euro. Il gruppo HiRef ha chiuso il 2024 con un fatturato di 116,3 milioni di euro, +5,2% rispetto all’anno precedente.

Le altre aziende del gruppo, a cui si va ad aggiungere DataDom, hanno chiuso rispettivamente: Eneren 6,1 milioni di euro, Tecnorefrigeration 7,9 milioni di euro, Ecat 6,8 milioni di euro, HiDew 13,3 milioni di euro, It.met 7,3 milioni di euro, HiRef Engineering 1,3 milioni di euro. Il gruppo conta in totale 399 dipendenti.

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