Storie Web lunedì, Dicembre 23
Notiziario

Halloween da incubo per le zucche italiane, con un crollo della produzione del 25% tra gli effetti del maltempo e delle alluvioni al Nord e la siccità al Sud. 

In Lombardia, dove si coltiva circa 1/4 della produzione nazionale, si prevede un calo medio nelle rese di circa il 30% rispetto allo scorso anno. A ridurre la disponibilità di prodotto sono state le anomalie climatiche e, nello specifico, l’eccesso di precipitazioni che ha caratterizzato sia il periodo delle semine, sia la fase finale della stagione produttiva. 

Persino peggiore la situazione in Puglia, dove la siccità ha tagliato in media del 40% la raccolta, a causa della grave carenza d’acqua e del caldo fuori stagione anche in autunno. 

Male anche in Campania dove si è registrato un anno difficile per la produzione per i problemi legati al caldo

Questo è quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sull’andamento stagionale dell’ortaggio simbolo della Festa di Ognissanti, che si celebra il 31 dicembre

Nelle settimane della ricorrenza, normalmente si moltiplicano gli acquisti di zucche, per un giro d’affari stimato da Coldiretti in circa 30 milioni di euro. Per la quasi totalità, si tratta di prodotti destinati al consumo alimentare anche se cresce l’attenzione per le zucche ornamentali da intagliare, per le quali proprio Halloween rappresenta oltre il 90% del mercato.

Esemplari che possono essere di piccola taglia o di grandi dimensioni, di forma variabile (allungate a forma di tubo, a trombetta, a cappello, schiacciate, a spirale, tonde) e persino di colore differente, dal verde al rosso accesso, fino alle colorazioni striate. Tra tavola e intaglio, il prezzo medio al dettaglio viaggia quest’anno intorno ai 2 o 2,50 euro al chilo, ma può anche raddoppiare o triplicare se sbucciata e tagliata.

Accanto a varietà internazionali come l’Americana, la  Butternut, l’Asterix, molti imprenditori agricoli in Italia – spiega sempre la Coldiretti – sono impegnati nella coltivazione di quelle tradizionali come la zucca Cappello del prete, la Berretta piacentina, la Mini Moscata, la Violina, la Moscata, la Trombetta e la Delica  della quale si utilizza tutto, dalle foglie ai fiori, dalla buccia ai  semi oltre naturalmente la polpa.   

Accanto al calo della produzione italiana dovuta al clima, si aggiunge anche l’aumento delle importazioni dall’estero, cresciute del 38% in quantità nei primi  sette mesi dell’anno, con 15 milioni di chili di prodotto, di cui  circa i due terzi arrivano dall’Africa, secondo l’analisi della Coldiretti su dati Istat, dove possono essere coltivate con l’utilizzo di sostanze vietate nella Ue. 

La mancanza dell’obbligo dell’etichetta d’origine sulle zucche tagliate o trasformate (dalle zuppe ai semini) rende peraltro difficile ai consumatori riuscire a identificare l’origine del prodotto.

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