Storie Web lunedì, Giugno 9
Notiziario

La svolta non è stata improvvisa e il cambio di passo era nell’aria per la Rapitalà, la grande e storica azienda siciliana finita qualche mese fa nel tritacarne di una brutta inchiesta antimafia nell’area del palermitano. Non sembra esserci correlazione con quell’inchiesta, che a febbraio ha coinvolto alcuni dipendenti dell’azienda, ma certamente il Gruppo italiano vini, colosso italiano del settore (con oltre 1.600 ettari di vigneto e 14 cantine di proprietà), che dell’azienda possedeva già il 90% ha voluto dare una svolta: intanto acquistando la quota mancante per arrivare alla totale proprietà (il 10%) e poi rinnovando completamente la governance dell’azienda. L’operazione di acquisto è stata chiusa a metà maggio ma è stata resa nota solo ora: al vertice è stato nominato Nino Caleca, avvocato penalista palermitano fino a qualche tempo fa magistrato del Consiglio di giustizia amministrativa (la sezione siciliana del Consiglio di Stato).

Quella che è oggi la Tenute di Rapitalà Spa è stata fondata nel 1968 da Hugues Bernard conte de la Gatinais che insieme alla moglie Gigi Guarrasi si impegnò a rilanciare le tenute di famiglia (Gigi era figlia dell’avvocato Vito Guarrasi a sua volta erede di una agiata famiglia di possidenti di Alcamo) è oggi costituita da 176 ettari vitati a conduzione biologica nel territorio che da Camporeale declina verso Alcamo, in provincia di Palermo.

Il nuovo Consiglio di amministrazione dell’azienda ha nominato l’Organismo di vigilanza che è presieduto da Giovanni Canzio, il presidente emerito della Corte di cassazione e ne fanno parte Bernardo Petralia, già Capo del Dap e già Procuratore generale presso la Corte d’appello di Reggio Calabria e la professoressa Alessandra Santangelo, ricercatore di diritto penale presso l’Università di Bologna. «Le nuove e crescenti sfide sui mercati nazionali e internazionali con le quali il nostro gruppo si misura quotidianamente – commentano il presidente di Gruppo Italiano Vini Corrado Casoli e il direttore generale Roberta Corrà – necessitano di nuove strategie e comportano la ricerca di sinergie che supportino sempre di più lo sviluppo dei nostri brand e la loro valorizzazione. L’acquisizione completa di Rapitalà rientra dunque in questa visione, con la certezza di proseguire la storia di successo della Cantina».

L’azienda, in una nota, ha espresso «un sentito ringraziamento a Laurent Bernard de la Gatinais che, a seguito dell’acquisizione, conclude il suo lungo e prezioso rapporto di collaborazione con Rapitalà, augurandogli il meglio per il suo futuro personale e professionale».

Condividere.
© 2025 Mahalsa Italia. Tutti i diritti riservati.